La negatività è il nemico della creatività
David Lynch
La negatività è il nemico della creatività
David Lynch
Negli USA quando una società si trova in “Chapter 11” significa che è sottoposta ad una procedura di amministrazione controllata volta ad una ristrutturazione aziendale e rinegoziazione dei debiti che qualora non andasse a buon fine porterebbe al fallimento. Per la fortuna di chi ama il cinema Relativity Media ce l’ha fatta e si avvia verso la normalizzazione della gestione. Lo scorso febbraio il giudice fallimentare Michael Wiles ha approvato il piano di risanamento che prevede l’insediamento al vertice di Dana Brunetti e la conferma del fondatore Ryan Kavanaugh come CEO, mentre si è ormai perfezionata la fuoriuscita di Kevin Spacey che non sarà più il presidente della compagnia.
Alla vitalità di Relativity Media si devono la produzione di oltre 150 film tra cui ricordiamo “The Fighter“, “Quel Treno Per Yuma“, “Wolfman” e l’intenso “Changeling” di Clint Eastwood. Partner di produzione, tra gli altri, di Columbia e Universal sarebbe stato un autentico peccato se fosse stata costretta a cessare l’attività.