Nonostante la forza di gravità impressionante esercitata tradizionalmente da Roma sul mondo del cinema italiano, Torino riesce ad affermare una propria orbita originale e per nulla soggetta agli influssi della capitale. Dopo il TOHorror Film Fest del mese scorso inizierà settimana prossima la 34^ edizione del Torino FIlm Festival che come l’evento di ottobre promette di essere ricco e interessante a cominciare dall’incontro di Lunedì 21 novembre con Gabriele Salvatores e Ezio Bosso all’Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo sul tema “Cinema e Musica” (i più attenti ricorderanno che il musicista piemontese ha scritto le musiche per il film di Salvatores “Il ragazzo invisibile“). Viene inaugurato il premio Langhe-Roero, riservato ad un autore o attore cinematografico di statura internazionale e quindi non è una sorpresa che il primo riconoscimento sia assegnato a Paolo Sorrentino.
Dopo il ciclopico lavoro di selezione che ha riguardato oltre 4.000 opere visionate, la selezione proporrà al pubblico ed alla critica 158 lungometraggi, 17 mediometraggi e 38 cortometraggi. Tra le quali ben 43 anteprime mondiali e 73 anteprime italiane. Aggirarsi nei luoghi del festival permetterà a fan e addetti ai lavori (che spesso sono la stessa cosa) d’incappare in decine di personaggi del calibro di Altan, Gianni Amelio, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Roberto Bolle, Christopher Doyle, citati volutamente a caso e senza pretesa di esausitvità.
Il festival aprirà il 18 novembre all’Auditorium “Giovanni Agnelli” con il film di Rafael Palacio Illingworth intitolato “Between Us” (USA, 2016), con Olivia Thirlby e Ben Feldman. Chiuderà il 26 novembre al Cinema Reposi con “Free Fire” (UK, 2016) di Ben Wheatley, l’autore di “Down Terrace” con cui vince il British Independent Film Awards nel 2009, con Brie Larson e Cillian Murphy.
Un festival che merita attenzione ed una trasferta a Torino dove per l’occasione saranno rappresentati ben 14 paesi con la loro espressione cinematografica più giovane ed innovativa, ma anche occasioni per omaggi e celebrazioni come la proiezione della copia restaurata dal Moma di “Intolerance” di D. W. Griffith per i 100 anni dalla prima uscita negli Stati Uniti e l’omaggio a David Bowie con la proiezione di “Furyo” di Nagisa Oshima.
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