Conto alla rovescia per la programmazione al cinema Mexico; lunedì 13 Maggio 2019 dei due docufilm della serie Giants in Milan: “Il Piccolo” e Il Duomo e la scala”
Prodotto da Pino Farinotti e DNA srl
Regia di Andrea Bellati
Il progetto GIANTS IN MILAN conta 10 docufilm, ognuno sviluppato col patrocinio e il sostegno del Comune di Milano.
Ogni filmato ha la durata di 50 minuti circa e racconta la città di Milano sotto gli aspetti culturali, istituzionali, economici e storici.
Milano: città che spesso ha oltrepassato i confini facendo tendenza nel mondo. Nel progetto le istituzioni aderiscono con entusiasmo, legandosi in maniera tematica a ogni prodotto: il Duomo, la Scala, il Piccolo teatro, la biblioteca Sormani, il Centro Studi manzoniani e molto ancora.
Come contributo narrativo hanno aderito i personaggi più in vista delle istituzioni e della cultura milanese: dall’assessore alla Cultura Del Corno, il Sovrintendente alla Scala Pereira, il direttore generale Maria Di Freda, la responsabile del settore spettacolo Marina Messina, l’arciprete e presidente del Veneranda Fabbrica del Duomo mons. Borgonuovo, Sergio Escobar direttore del Piccolo Teatro, il sociologo Francesco Alberoni, il “Nobel” Dario Fo, e inoltre molti degli scrittori, operatori culturali, artisti, registi più in vista del panorama milanese.
IL DUOMO E LA SCALA
Farinotti racconta il Duomo, il suo rapporto personale da milanese e quello professionale: il Duomo è co-protagonista di due bestseller (7 km da Gerusalemme e l’Angelo partì da lei, ed. San Paolo, il dvd 7 Km da Gerusalemme in distribuzione home video dna srl). Riprese esterne e interne suggestive: i resti di Carlo Borromeo, i cardinali Shuster e Ferrari. Immagini storiche di Giangaleazzo Visconti, l’inventore” del Duomo, siamo nel 14° secolo. La parola passa a monsignor Borgonuovo, arciprete del Duomo e Presidente della Veneranda Fabbrica.
Nessuno è più qualificato di lui. Racconta vicende storiche anche divertenti. Digressione su Napoleone, che chiese il Duomo per l’incoronazione a re d’Italia, e al quale si deve la facciata del Duomo com’è adesso. Fece spendere un patrimonio alla città e alla “Fabbrica” promettendo che la Francia avrebbe risarcito. Non risarcì. Visita all’archivio e al magnifico Museo del Duomo.
La Scala viene ripresa eccezionalmente dall’interno dove Farinotti racconta dal palcoscenico. Montaggio dei grandi eroi della Scala, da Caruso a Pavarotti, Nureyev e Callas, Toscanini, Von Karajan, Visconti e molti altri. Intervento di Alexander Pereira, Sovrintendente, di Maria Di Freda, direttore generale, delle étoile Savignano (che accenna un movimento di danza con Farinotti) e Carla Fracci. Visita alle stanze del Grand Hotel et de Milan che ospitò per 28 anni Giuseppe Verdi, al quale viene dedicato un vasto capitolo.
Il Piccolo Introduce il racconto sul Piccolo Teatro di Milano e d’Europa Andrea Camilleri, che, 22enne si trovava in città proprio nel momento della sua nascita. Farinotti contestualizza il primissimo dopoguerra, quando Antonio Greppi, uomo illuminato, diventa sindaco e usa le poche risorse disponibili non solo per le necessità primarie ma anche per la cultura, rimettendo in piedi la Scala e, dando vita, nel 1947, al Piccolo Teatro. I fondatori sono Paolo Grassi, Giorgio Strelher e Nina Vinchi.
Dopo gli interventi di Giuliano Pisapia, e di Ferruccio De Bortoli, il racconto prosegue attraverso le parole di chi il teatro lo “fa”: Sergio Escobar direttore generale, Stefano Massini consulente artistico, Maurizio Porro, critico del Corriere, Giulia Lazzarini, attrice, Ornella Vanoni, che “nacque” al Piccolo” e racconta la sua vicenda personale con Strelher. Sono presenti attraverso filmati concessi dal Piccolo, tutti i suoi “eroi”, a cominciare da Luca Ronconi. E poi, letteralmente tutti, (non c’è spazio per nominarli qui) gli autori, attori, registi, artisti. Marco Eugenio Di Giandomenico inquadra l’aspetto economico.
Uno stralcio del racconto di Farinotti: “Il Piccolo ha innescato due forze, una centripeta, di accoglienza dei movimenti culturali prevalenti, e una, più potente, centrifuga nell’elaborare e trasmettere al mondo. Accreditandosi come un soggetto che fa testo è stato, uso un termine impegnativo, un colonizzatore. Lo spettacolo-culturale del Teatro, secondo gli auspici iniziali è stato alla portata di tutti, attraverso diversi piani di lettura, certo.” Il “Piccolo” è un autentico GIANT.
ANDREA BELLATI
Mentre studia biologia, è animatore scientifico presso i maggiori musei milanesi. Dopo la laurea studia giornalismo e poi regia alla Civica Scuola di Cinema. Si occupa a tempo pieno di divulgazione della scienza, sperimentando media e linguaggi. Scrive e dirige spettacoli di teatro scientifico, cura progetti di formazione internazionali e ha intervistato alcuni tra i più importanti nomi della scienza mondiale. Cura la regia di documentari e fiction a carattere tecnologico, storico, naturalistico e sociale Tra le sue opere si ricordano: Le vespe scavatrici del Parco Nord Milano (1996), Giulio Sapelli racconta Enrico Mattei (2006), Memorie dal sottosuolo: viaggio nelle grotte (2007), Nuove tecnologie per un’antica energia(2010), Itinerari del cinema: Basilicata (2013) e Four Giants in Milan (2014).
PINO FARINOTTI
Pino Farinotti è critico, docente e scrittore. Titolare del “Farinotti” lo storico “Dizionario di tutti i film”. Collaboratore delle maggiori testate nazionali della carta e della televisione, ha avuto deleghe dai Beni culturali. Ha firmato bestseller tradotti nel mondo che hanno ottenuto premi importanti (Bancarella- Librai pontremolesi, San Vidal, Maria Cristina fra gli altri). Da alcuni dei suoi romanzi sono stati tratti film. E’ referente culturale del Comune di Milano. Titolare del programma “Giants in Milan”: storia di Milano in sedici filmati. La sua attività complessiva viene definita dalla motivazione, dovuta al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, quando nel, nel 2003, lo ha nominato “Benemerito della cultura”, uno dei più alti riconoscimenti della nazione. “Per la sua attività di enciclopedista, docente, saggista e narratore, in vari campi della comunicazione e della cultura. Con una qualità e un impegno che onorano il Paese.”
Comunicato stampa
Dna srl
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