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EDUCAZIONE FISICA – Recensione

Regia: Stefano Cipani
Sceneggiatura: Damiano e Fabio D’Innocenzo
Genere: Drammatico
Durata: 89’
Con: Raffaella Rea, Claudio Santamaria, Angela Finocchiaro, Sergio Rubini e Giovanna Mezzogiorno

Educazione fisica ha aperto ieri sera, giovedì 9 marzo, la rassegna cinematografica SGUARDI ALTROVE, il film festival al femminile che si svolgerà a Rho e a Milano nei Cinema Arlecchino, Beltrade, Il Cinemino, Auditorium San Fedele e Identità Golose dal 10 al 18 marzo.

Stefano Cipani, qui al suo secondo lungometraggio, mette in scena la pièce teatrale di Giorgio Scianna “La palestra”, dove i genitori di tre studenti delle medie vengono convocati dalla preside della scuola perché accusati di stupro di gruppo da una loro compagna di classe. La palestra dove incontrano la preside diviene quindi un’aula di tribunale improvvisata, in cui ha inizio un processo feroce nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.

Il film è quindi interamente ambientato nella palestra fatiscente dell’istituto scolastico dove è avvenuto lo stupro, i protagonisti e unici personaggi mostrati sono gli adulti, attraverso le cui azioni e reazioni (esagerate e altisonanti come da vera tradizione teatrale) vengono denunciate due grandi problematiche della società di oggi: la progressiva e inesorabile mancanza di fiducia e di rispetto delle autorità scolastiche, e il retaggio della cultura patriarcale che acceca e distorce la realtà.

La crudezza delle parole, l’esagerazione delle repliche dei genitori, la totale assenza di emotività o di volontà di fare un passo indietro non può non colpire il pubblico che fino alla fine resta in sospeso nel vedere fino a che punto sono pronti a spingersi, aspettandosi prima o poi di vedere uno stralcio di umanità che non arriva.
Del resto vengono recitate delle battute che non ci suonano nuove, purtroppo sono i soliti commenti che sentiamo tra le persone e nei telegiornali, o leggiamo sui giornali, ma concentrate tutte insieme nell’arco di una fitta ora e mezza sicuramente sortiscono il loro effetto. In questo  si vede la firma dei fratelli D’Innocenzo che sono soliti a rappresentare la realtà nella sua forma più dura, riuscendo a farci vivere quel malessere che dovremmo provare anche di fronte a fatti non di finzione.

 

Claudio Santamaria interpreta molto bene il ruolo di uomo d’affari, maschilista e arrogante, così come Sergio Rubini e Angela Finocchiaro quello dei genitori un po’ ingenui e provincialotti ma non per questo meno sfrontati. Convince un po’ meno l’interpretazione di Giovanna Mezzogiorno nei panni della preside esterrefatta dal comportamento dei ragazzi ma ancora di più da quello dei genitori, a cui manca un po’ di pathos.

Il film uscirà nelle sale il 16 marzo e sarà distribuito da 01Distribution.

Francesca De Santis

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