Se siete appassionati di anime, manga e videogiochi dal gusto decisamente nipponico, conoscerete già “Fate stay/night”, una visual novel giapponese pubblicata nel 2004 che ottenne adattamenti e conversioni fino al 2007. Sulla terza parte di questa storia è costruita la trilogia di animazione cinematografica “Fate stay night Heaven’s Feel”, che ha riscosso ottimi risultati nel suo primo episodio proiettato a ottobre 2017 in Giappone e che abbiamo avuto modo di visionare in anteprima.
L’anime infatti verrà distribuito da Nexodigital nei cinema italiani il 13 e 14 febbraio, come evento speciale con il primo dei tre episodi, intitolato “Presage flower”.
L’aspetto che maggiormente ci ha colpito è sicuramente il sapiente dosaggio del ritmo narrativo: il film di animazione si avvia nella più quotidiana vita scolastica giapponese e, nell’arco dei suoi 120 minuti di durata, sa condurre lo spettatore in una vera e propria escalation di tensione, battaglie all’ultimo respiro e situazioni che si fanno via via sempre più erotiche, ma mai volgari.
Nella prima mezz’ora assistiamo a numerose distorsioni temporali che, soprattutto attraverso l’uso di flashback, lasciano soltanto intuire il passato dei personaggi, rendendoli così affascinanti principalmente per il “non detto” e per la loro interiorità conflittuale. Solo dopo questo lungo incipit, il film di animazione presenta il centro della vicenda su cui si concentrerà l’intera trilogia: una sfida tra sette Master (maghi) per la conquista del Santo Graal, un oggetto magico in grado di esaudire qualsiasi desiderio del vincitore. Ogni Master ha al suo fianco una sorta di protettore guerriero chiamato Servant; saranno proprio i duelli tra questi ultimi a scandire l’azione più dinamica del film.
A livello tecnico è difficile non apprezzare la qualità tutta nipponica nella cura dei disegni e delle animazioni 3d. Ai volti dai tratti minimali e tipici del genere anime si affiancano armi, armature ed effetti di magia molto dettagliati. Una nota dolente invece, come spesso accade purtroppo, riguarda il doppiaggio, troppo infantile e stereotipato in alcune circostanze.
Nonostante ciò “Fate stay night Heaven’s Feel” non deluderà gli amanti dei film di animazione giapponese, riuscendo ad unire continuità e innovazione in un genere sempre molto attivo e ricco di numerose pubblicazioni, almeno per quanto riguarda la Terra del Sol Levante.
Al cinema il 13 e 14 Febbraio
Marco Citro