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DIARIO DI UN MANIACO PER BENE

Cinema Italiano

Regia di Michele Picchi. Un film con Giorgio Pasotti, Valeria Ghignone, Valentina Beotti, Angela Antonini, Tatiana Lepore

UNA PRODUZIONE DAVVERO INDIPENDENTE, UN DEBUTTO GARBATO CHE LASCIA DIETRO DI SÈ UNA TRACCIA LIEVE E GENTILE.

Lupo è un pittore in crisi di ispirazione che vive da solo in un attico trasandato dal cui soffitto pende un cappio come perpetuo memento mori. Il problema di Lupo, oltre alla mancanza di slancio artistico, è l'attrazione che prova per ogni donna che incontra: vicine, amiche, conoscenti, persino (soprattutto?) novizie. Di ognuna nota ogni dettaglio, di ognuna rischia di innamorarsi: un pericolo da evitare a tutti i costi perché, come dice lo stesso Lupo all'inizio del monologo stream of consciousness che accompagna tutta la storia, "quando mi innamoro divento appagato e quando sono appagato divento stupido". Riuscirà il nostro eroe a ritrovare l'ispirazione e ad avviare una relazione stabile (senza istupidirsi)?

È difficile cimentarsi in modo originale e non blasfemo in quello che è diventato una sorta di sottogenere cinematografico: la storia di un uomo che ama tutte le donne ma è incapace di impegnarsi con una sola. I modelli sono altissimi - dal Fellini di 8 e ½ al Truffaut de L'uomo che amava le donne - e anche meno alti ma a modo loro riusciti, come il recente Gianni e le donne di Gianni Di Gregorio.

 


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MISSION

Chi è il nuovo fidanzato di Gwyneth Paltrow? Chi è l’attrice più hot di Hollywood? Dove è stato avvistato lo yacht di Leonardo Di Caprio? Non lo sappiamo e a dirla tutta ci importa poco. Quello che ci importa è navigare nel periglioso, affascinante e imprevedibile mare del cinema, fatto di kolossal e piccole avventure indipendenti, star system e marginalità, intellettuali e commedianti. Cerchiamo di farlo, da vent’anni a questa parte (vent’anni di una gloriosa rivista e di daily dei più importanti festival italiani) utilizzando un’ottica il più possibile precisa e profonda e un linguaggio il più possibile divulgativo e leggibile.

Chi, accanto alla rivista, sceglierà di frequentare il nostro sito, di certo sarà inondato di stimoli e costretto, per stare a galla in questo periglioso, affascinante e imprevedibile mare, a superare “una certa tendenza del cinema”, fatta di patine inutili, di intellettualismi irritanti, di strutture che non dialogano, di professionalità improvvisate, di divisioni arcaiche e gerarchie di comodo che ci allontano dal cuore di ciò che amiamo: il film.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.