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IL DENARO (L’Argent, 1928)

Cult

Regia: Marcel L'Herbier

“Il denaro” (L'Argent), tratto dall'omnimo romanzo di Emile Zola, in cui, Saccard, un direttore di Banca messo sul lastrico,
tenterà con ogni mezzo di riscattarsi… L'Herbier, disponendo al meglio di tutti i mezzi moderni e di un budget molto alto, realizzò un'opera imponente e grandiosa. Anche lo spettatore odierno,
vedendo questo film, non potrà negare di trovarsi davanti ad un capolavoro assoluto, uno dei grandi film della storia del cinema, senza dubbio il più moderno di tutti i film muti,
caratterizzato da una scrittura che lo collocò fuori dalla sua epoca. 1952 inquadrature unite a frenetici movimenti della cinepresa creano una commistione che esprime l'onnipotenza del denaro
sui luoghi, la società, gli individui. Il punto più alto o almeno più spettacolare di questa frenesia è raggiunto nella famosa sequenza della Borsa (2000 comparse, 15 cineprese,
un marchingegno meccanico che permette a una delle 15 di piombare da un'altezza di 22 metri). A questo virtuosismo tecnico si aggiunge la sobrietà nella direzione degli attori, dominati dal
dinamismo delle cineprese mobili che li braccano. Tutto questo per rappresentare il denaro, che, come diceva Zola, è “il letame da cui germoglia la vita”.

Film Muto con Accompagnamento Musicale Stereo

 


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MISSION

Chi è il nuovo fidanzato di Gwyneth Paltrow? Chi è l’attrice più hot di Hollywood? Dove è stato avvistato lo yacht di Leonardo Di Caprio? Non lo sappiamo e a dirla tutta ci importa poco. Quello che ci importa è navigare nel periglioso, affascinante e imprevedibile mare del cinema, fatto di kolossal e piccole avventure indipendenti, star system e marginalità, intellettuali e commedianti. Cerchiamo di farlo, da vent’anni a questa parte (vent’anni di una gloriosa rivista e di daily dei più importanti festival italiani) utilizzando un’ottica il più possibile precisa e profonda e un linguaggio il più possibile divulgativo e leggibile.

Chi, accanto alla rivista, sceglierà di frequentare il nostro sito, di certo sarà inondato di stimoli e costretto, per stare a galla in questo periglioso, affascinante e imprevedibile mare, a superare “una certa tendenza del cinema”, fatta di patine inutili, di intellettualismi irritanti, di strutture che non dialogano, di professionalità improvvisate, di divisioni arcaiche e gerarchie di comodo che ci allontano dal cuore di ciò che amiamo: il film.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.