Skip to content

Hai già un Account*?

*Se non trovi le credenziali di accesso

La Spia

Cult

“LA SPIA” (The Thief, 1952) è uno scienziato americano che compie un fatale errore: vendere alcuni documenti riservati ai servizi segreti di una potenza straniera. I sensi di colpa per aver tradito il suo Paese lo divorano, l'FBI lo tallona: e quando il suo intermediario muore...

Sceneggiato dal regista, insieme a Clarence Greene, è un'atipica "spy story" che ben definisce il clima paranoico dell'America maccartista, precipitando il protagonista in un inferno kafkiano.

Le sequenze si susseguono come quadri di un puzzle intricato e angosciante, dove azioni, gesti e movimenti assumono valore fondamentale per una storia che pone l'accento sul precario equilibrio psichico di un uomo alle prese con la propria coscienza. Notevoli le scene dei pedinamenti, perfettamente inserite in un film dominato dalla musica, dalle realiste inquadrature di Sam Leavitt e da uno straordinario Ray Milland, con quel suo girovagare tra le strade di Washington e New York alla ricerca di una impossibile verità…

 


Noleggialo o Acquistalo Ora!


Abbonati e Risparmia Ora!

MISSION

Chi è il nuovo fidanzato di Gwyneth Paltrow? Chi è l’attrice più hot di Hollywood? Dove è stato avvistato lo yacht di Leonardo Di Caprio? Non lo sappiamo e a dirla tutta ci importa poco. Quello che ci importa è navigare nel periglioso, affascinante e imprevedibile mare del cinema, fatto di kolossal e piccole avventure indipendenti, star system e marginalità, intellettuali e commedianti. Cerchiamo di farlo, da vent’anni a questa parte (vent’anni di una gloriosa rivista e di daily dei più importanti festival italiani) utilizzando un’ottica il più possibile precisa e profonda e un linguaggio il più possibile divulgativo e leggibile.

Chi, accanto alla rivista, sceglierà di frequentare il nostro sito, di certo sarà inondato di stimoli e costretto, per stare a galla in questo periglioso, affascinante e imprevedibile mare, a superare “una certa tendenza del cinema”, fatta di patine inutili, di intellettualismi irritanti, di strutture che non dialogano, di professionalità improvvisate, di divisioni arcaiche e gerarchie di comodo che ci allontano dal cuore di ciò che amiamo: il film.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.