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L’uomo con la macchina da presa

Cult

Regia: Dziga Vertov

“L’UOMO CON LA MACCHINA DA PRESA”, il suo film più famoso, dove confluiscono tutte le sue idee e le sue teorie. E’ un capolavoro da vedere assolutamente che resta di avanguardia attraverso il tempo, fino ad apparire di incredibile modernità anche ai giorni nostri.

Una giornata a Mosca dall’alba fino al tramonto, come una grande sinfonia visiva. La città si sveglia e inizia a muoversi: inizia la danza della vita trasformata da Vertov in puro ritmo cinematografico. Un cameraman gira per Mosca con la sua macchina da presa e il suo treppiede sperimentando tecniche di ripresa della realtà intorno a lui ardite e spericolate. Il film è pura energia cinetica, una serie di invenzioni visive non riproducibili con altri mezzi che non siano il cinema. Invece di essere un documento sulla realtà sembra avere una natura spirituale e trascendente che sfugge ad ogni classificazione. Probabilmente “L’uomo con la macchina da presa” è il film che scava più a fondo la natura del mezzo cinematografico e tra i più significativi della storia del cinema. E per molti spettatori può significare questo: scoprire davvero cos’è il cinema, possa piacere o no, dopo aver visto centinaia di film che sfruttano principalmente altre arti, come il teatro e la letteratura. Considerato anche il contesto in cui è stato girato, è uno dei film più rivoluzionari di sempre. Dziga Vertov era riuscito ad elaborare una tale consapevolezza teorica del mezzo cinematografico, da consentirgli di trovarne la sua essenza: “”Io sono il cineocchio. Io sono un occhio meccanico. Io sono una macchina che vi mostrerà il mondo come solo una macchina può fare!”

Film muto con accompagnamento musicale

 


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MISSION

Chi è il nuovo fidanzato di Gwyneth Paltrow? Chi è l’attrice più hot di Hollywood? Dove è stato avvistato lo yacht di Leonardo Di Caprio? Non lo sappiamo e a dirla tutta ci importa poco. Quello che ci importa è navigare nel periglioso, affascinante e imprevedibile mare del cinema, fatto di kolossal e piccole avventure indipendenti, star system e marginalità, intellettuali e commedianti. Cerchiamo di farlo, da vent’anni a questa parte (vent’anni di una gloriosa rivista e di daily dei più importanti festival italiani) utilizzando un’ottica il più possibile precisa e profonda e un linguaggio il più possibile divulgativo e leggibile.

Chi, accanto alla rivista, sceglierà di frequentare il nostro sito, di certo sarà inondato di stimoli e costretto, per stare a galla in questo periglioso, affascinante e imprevedibile mare, a superare “una certa tendenza del cinema”, fatta di patine inutili, di intellettualismi irritanti, di strutture che non dialogano, di professionalità improvvisate, di divisioni arcaiche e gerarchie di comodo che ci allontano dal cuore di ciò che amiamo: il film.

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.