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PARACELSUS (1943)

Cult

Nel 1943 il regista Georg Wilhelm Pabst realizzò invece “PARACELSUS”. Negli anni precedenti molti registi ed attori tedeschi si erano ribellati al regime ed alcuni erano riusciti a fuggire a Hollywood. Pabst, che aveva già
organizzato la fuga per gli Stati Uniti, fu invece bloccato in Francia dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e dovette adattarsi a lavorare nella Germania hitleriana. Il regista che aveva diretto capolavori cinematografici
contro la guerra e per la solidarietà fra i popoli, quali “Westfront 1918”, pur realizzando un innocuo affresco storico vi nascose un messaggio antinazista. Nel film, basato sulla vita dell’alchimista e medico svizzero Paracelso,
Pabst mostra un mondo medievale, che sembra avulso dall’allora “presente” tedesco ma non così dissimile. Infatti ci mostra una mobilitazione totale, una massa che si muove come se fosse in trance identificandosi completamente con il
suo leader. L’unico personaggio ragionevole del film si rende conto di essere finito in un manicomio e cerca di combattere contro il chiodo fisso dell’ideologia… e contro la morte!

LINGUA ORIGINALE

Sottotitolato Italiano

 


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MISSION

Chi è il nuovo fidanzato di Gwyneth Paltrow? Chi è l’attrice più hot di Hollywood? Dove è stato avvistato lo yacht di Leonardo Di Caprio? Non lo sappiamo e a dirla tutta ci importa poco. Quello che ci importa è navigare nel periglioso, affascinante e imprevedibile mare del cinema, fatto di kolossal e piccole avventure indipendenti, star system e marginalità, intellettuali e commedianti. Cerchiamo di farlo, da vent’anni a questa parte (vent’anni di una gloriosa rivista e di daily dei più importanti festival italiani) utilizzando un’ottica il più possibile precisa e profonda e un linguaggio il più possibile divulgativo e leggibile.

Chi, accanto alla rivista, sceglierà di frequentare il nostro sito, di certo sarà inondato di stimoli e costretto, per stare a galla in questo periglioso, affascinante e imprevedibile mare, a superare “una certa tendenza del cinema”, fatta di patine inutili, di intellettualismi irritanti, di strutture che non dialogano, di professionalità improvvisate, di divisioni arcaiche e gerarchie di comodo che ci allontano dal cuore di ciò che amiamo: il film.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.