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THE MANXMAN

Cult

L’isola del peccato (The Manxman) è un film muto del 1929 diretto da Alfred Hitchcock. Il film, basato su un romanzo sentimentale del 1894 di Hall Caine, è stato l’ultimo film muto diretto da Hitchcock prima della sua transizione al cinema sonoro con Ricatto. «Perde l’anima l’uomo che vuol scendere a patti con se stesso.»

Pete e Kate si amano ma il papà di lei, l’oste Cesare, non vuol saperne perché lui non è quel che si dice un buon partito, al contrario dell’amico d’infanzia di Pete, Phil, con una brillante carriera “dinastica” di giudice ad attenderlo.

Pete non si dà per vinto e decide di imbarcarsi allo scopo di procacciarsi i mezzi economici per potersi sposare con l’amata. Strappa a Kate la promessa di aspettarlo e chiede a Phil di badare a lei… Come affidare “la pecora al lupo”. Dapprima dato per morto, torna ricco e sposa Kate che presto gli dà una bambina… ma di Phil.

Kate non ce la fa più a mentire e rifiutata da Phil, che pensa più alla carriera, tenta il suicidio. Salvata da un agente di polizia Kate è condotta dinanzi alla corte presieduta da Philip. Dopo il risoluto rifiuto della donna di accettare la via d’uscita offertale dal giudice, cioè il ritorno al tetto coniugale, è Cesare, tra lo stupore del pubblico, a rivelare la verità. Philip sarà costretto ad assumersi le proprie responsabilità lasciando la carica e l’isola, nel disprezzo generale. Pete tornerà al lavoro di pescatore.

 


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MISSION

Chi è il nuovo fidanzato di Gwyneth Paltrow? Chi è l’attrice più hot di Hollywood? Dove è stato avvistato lo yacht di Leonardo Di Caprio? Non lo sappiamo e a dirla tutta ci importa poco. Quello che ci importa è navigare nel periglioso, affascinante e imprevedibile mare del cinema, fatto di kolossal e piccole avventure indipendenti, star system e marginalità, intellettuali e commedianti. Cerchiamo di farlo, da vent’anni a questa parte (vent’anni di una gloriosa rivista e di daily dei più importanti festival italiani) utilizzando un’ottica il più possibile precisa e profonda e un linguaggio il più possibile divulgativo e leggibile.

Chi, accanto alla rivista, sceglierà di frequentare il nostro sito, di certo sarà inondato di stimoli e costretto, per stare a galla in questo periglioso, affascinante e imprevedibile mare, a superare “una certa tendenza del cinema”, fatta di patine inutili, di intellettualismi irritanti, di strutture che non dialogano, di professionalità improvvisate, di divisioni arcaiche e gerarchie di comodo che ci allontano dal cuore di ciò che amiamo: il film.

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.