Il sottufficiale russo Ivan Filimonov durante la Prima guerra mondiale perde la memoria ed è ritenuto morto. Nel 1928 gli torna la memoria, ma si ritrova in un Paese cambiato dalla rivoluzione russa. Torna a San Pietroburgo che però è diventata Leningrado e non è più la capitale. Sfarzosamente restaurato, con il recupero e il reinserimento dell’iconica e censuratissima immagine del Cristo in maschera antigas (all’epoca tagliata da tutte le copie), questo complesso capolavoro di Fridrikh Ermler è un ponte freudiano e politicissimo fra l’Espressionismo, l’Avanguardia Sovietica e il Realismo Socialista, manuale di linguaggio cinematografico che nel 1929 si poneva ambiguo, critico e lungimirante verso i primi anni di Stalin.