La vita di Renato Vallanzasca, bandito che negli anni ’70 terrorizzò Milano con rapine, sequestri, omicidi ed evasioni. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto 3 Nastri d’Argento, 8 candidature a David di Donatello.
Vallanzasca Renato, matricola 38529H, nato a Milano il quattro maggio 1950, è rinchiuso in una cella di isolamento nel braccio di rigore della casa circondariale di Ariano Irpino. Renato Vallanzasca era soprannominato “il boss della Comasina”, 35 anni, è detenuto in isolamento nel carcere di Ariano Irpino. È lui stesso a raccontarci le sue prime imprese adolescenziali che gli frutteranno la prima reclusione nel carcere minorile. È l’inizio di una carriera che, con il supporto di alcuni amici d’infanzia, lo condurrà a divenire “il boss della Comasina”. All’inizio degli Anni Settanta inizia ad insidiare il dominio, fino allora incontrastato di Francis Turatelo ma la rapina a un portavalori gli procura un arresto con conseguente evasione dopo quattro anni e mezzo. La battaglia con il clan Turatelo si fa sempre più dura così come sempre più sanguinose divengono le rapine ascritte alla Banda Vallanzasca.