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VIVERE ALLA GRANDE (1947)

Cult

Regia: Gregory La Cava

“VIVERE ALLA GRANDE” (Living in a Big Way, 1947) è il primo film di Gene Kelly dopo il suo congedo dalla Marina dopo la Seconda Guerra Mondiale. Mentre era arruolato, l’interpretazione di Kelly in “CANTA CHE TI PASSA”

(Anchors Aweigh, 1945) divenne un successo, facendogli ottenere una nomination all’Oscar come miglior attore.

Al ritorno di Gene Kelly dal servizio militare, la sua casa di produzione si prese del tempo per trovargli un nuovo progetto. Alla fine si decise appunto per questo “VIVERE ALLA GRANDE” che, per motivi di distribuzione legati al

dopoguerra, rimane ad oggi l’ultimo grande INEDITO di Gene Kelly in Italia.

Nel film, Kelly (affiancato dalla Pin-up Marie McDonald) interpreta un soldato che prima di partire per la guerra si innamora di una ragazza conosciuta da poco e la sposa. Al suo ritorno, la famiglia di lei, che durante la guerra

si è arricchita, però si rifiuta di accoglierlo…

Una classica storia sentimentale a cui, tuttavia, Kelly aggiunse svariati numeri musicali, tra i più affascinanti che abbia mai creato. Gene saltella con il cane “Fido”, corteggia una statua, gioca a scuola con un gruppo di bambini e

tratta un cantiere come se fosse la sua palestra personale. E poi, guardate la serenata di Gene alla McDonald sulle note di “It Had to Be You”. Dolce, romantico e, sì, onestamente, questo da solo è un motivo sufficiente per guardare

il film più di una volta!

(il film viene presentato in versione originale sottotitolata in italiano)

 


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MISSION

Chi è il nuovo fidanzato di Gwyneth Paltrow? Chi è l’attrice più hot di Hollywood? Dove è stato avvistato lo yacht di Leonardo Di Caprio? Non lo sappiamo e a dirla tutta ci importa poco. Quello che ci importa è navigare nel periglioso, affascinante e imprevedibile mare del cinema, fatto di kolossal e piccole avventure indipendenti, star system e marginalità, intellettuali e commedianti. Cerchiamo di farlo, da vent’anni a questa parte (vent’anni di una gloriosa rivista e di daily dei più importanti festival italiani) utilizzando un’ottica il più possibile precisa e profonda e un linguaggio il più possibile divulgativo e leggibile.

Chi, accanto alla rivista, sceglierà di frequentare il nostro sito, di certo sarà inondato di stimoli e costretto, per stare a galla in questo periglioso, affascinante e imprevedibile mare, a superare “una certa tendenza del cinema”, fatta di patine inutili, di intellettualismi irritanti, di strutture che non dialogano, di professionalità improvvisate, di divisioni arcaiche e gerarchie di comodo che ci allontano dal cuore di ciò che amiamo: il film.

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.