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FOO FIGHTERS. STUDIO 666

Regia: Bj McDonnell
Genere: horror comedy
In sala: dal 23 al 29 giugno

In esclusiva nei cinema italiani dal 23 al 29 giugno, Studio 666 è il film diretto da Bj Mcdonnell e tratto da una storia di Dave Grohl con protagonisti i Foo Fighters alle prese con la scrittura del loro decimo album.
Per far fronte alla mancanza di nuove idee la band, spinta dal manager, decide di ritirarsi in una villa a Endocino, California, dove l’acustica sembra perfetta anche se si percepiscono vibrazioni spettrali. Scopriranno infatti che nei primi anni ’90 un’altra band aveva provato a registrare lì un album ma senza portarlo a termine perché il cantante, posseduto da un demonio, aveva ucciso tutti i componenti del gruppo. Decidendo comunque di registrare in questa villa angusta, a Dave Grohl spetterà purtroppo la stessa fine del protagonista della leggenda: verrà così anche lui posseduto da uno spirito che ispirerà la scrittura di un brano infinito, condito da una serie di omicidi decisamente splatter.

Il film è una horror comedy a tutti gli effetti, in cui la successione piuttosto prevedibile delle scene riesce comunque a divertire lo spettatore, puntando proprio sulla convenzionalità della trama, sulle caratteristiche proprie da B-movie e ai dialoghi conditi dall’autoironia della band. L’opera del resto ha tutte le caratteristiche dei video musicali dei Foo Fighters, basti pensare a Everlong o al più recente Run diretto proprio dallo stesso McDonnel, regista dei video anche degli Slayer e di film horror cult come Malignant e The Conjuring: The Devil made me do it, tra gli altri.


Con il tema musicale principale scritto da John Carpenter, il film ha quindi tutto il necessario per essere visto in sala offrendo il giusto intrattenimento e l’occasione di divertirsi ancora una volta con tutti i membri della band, anche a pochi mesi dalla scomparsa di Taylor Hawkins.

Francesca De Santis

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.