in sala a Milano
dal 2 luglio al Cinema Beltrade | premierè con il regista in diretta Skype
dal 2 luglio all’UCI Cinemas Bicocca
dal 3 luglio al cinema Centrale
Il film “GLI ANNI AMARI” ripercorre la vita e i luoghi di Mario Mieli, tra i fondatori del movimento omosessuale nostrano nei primi anni 70. Nato nel 1952 a Milano e morto suicida nel 1983, prima dei trentun anni, Mario fu attivista, intellettuale, scrittore, performer, provocatore, ma soprattutto pensatore e innovatore dimenticato. Figlio di genitori benestanti e penultimo di sette figli, vive una vita intera in un rapporto complicato con il padre Walter e la madre Liderica.
La pellicola ne segue i passi a partire dall’adolescenza al liceo classico Giuseppe Parini di Milano. La gioventù e la vita notturna sfrenata, quando ancora omosessualità era sinonimo di disturbo mentale. Il viaggio a Londra e l’incontro fondamentale con l’attivismo inglese del Gay Revolution Front.
Il ritorno in patria e l’adesione al “Fuori!”, prima associazione del movimento di liberazione omosessuale italiano- La fondazione dei “Collettivi Omosessuali Milanesi” e la pubblicazione del saggio Elementi di critica omosessuale. La popolarità mediatica ma anche le turbe mentali.
Mario è protagonista assoluto, attorno al quale gravitano nomi e volti di amici e compagni che, con lui, hanno contribuito a cambiare la storia: Corrado Levi (architetto, docente, artista), Piero Fassoni (pittore), Ivan Cattaneo (cantante), Angelo Pezzana (fondatore del primo movimento omosessuale italiano, il “Fuori!”), Fernanda Pivano (scrittrice e traduttrice), Milo De Angelis (poeta), Francesco Siniscalchi (massone che denunciò Licio Gelli e la P2). Fino all’intensa e sofferta storia d’amore con il giovanissimo Umberto Pasti, futuro scrittore.
Dopo settimane di film e serie in streaming, gli appassionati hanno voglia di ritornare a rivivere l’emozione della visione in una sala cinematografica. Con il graduale allentamento delle restrizioni, in Europa anche i cinema stanno lentamente riprendendo le attività, dopo settimane di chiusura causa coronavirus: in Spagna e Grecia già vanno forte le proiezioni all’aperto e i drive-in.
In Italia, in attesa delle arene, i cinema stanno lentamente riaprendo: una ripartenza timida, ma di buon auspicio. Anche per sconfiggere la paura.
È in questo contesto che dopo la già annunciata data del 12 marzo (poi rimandata a causa del confinamento) Gli anni amari arriva in sala! Il nuovo film di Andrea Adriatico uscirà il 2 luglio, in sale, arene e drive-in di tutta Italia, che si vanno definendo in questi giorni.
Non poteva che essere la biografia dell’icona del movimento lgbt italiano, Mario Mieli, controverso pioniere della sessualità oltre gli schemi e cantore della fisicità del corpo e dei contatti, a inaugurare il ritorno al cinema italiano dopo i mesi di chiusura.
E così, gli “amari” anni ‘70 e l’ “amaro” anno 2020 si incontrano in un vero evento, dopo una entusiasmante anteprima nella serata di pre-apertura della Festa del Cinema di Roma 2019.
Con il suo quinto lungometraggio, Adriatico rilegge gli anni ‘70 attraverso la vita di uno dei suoi protagonisti più originali ed estremi: Mario Mieli, attivista del nascente movimento omosessuale, intellettuale, scrittore, performer, morto suicida a 30 anni nel 1983: una vita brevissima ma intensa.
Studio Vezzoli R-evolution
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