Regia: Mohammad Rasoulof
Attori:Ehsan Mirhosseini, Kaveh Ahangar, Mohammad Seddighimehr, Mohammad Valizadegan
Quattro episodi, quattro storie, un’unica domanda… tu cosa faresti?
La vita famigliare quotidiana di Heshmat che nasconde un segreto. Il giovane Pouya che sta svolgendo il servizio militare in un carcere, pone ai suoi commilitoni il problema etico di dover applicare un’esecuzione capitale. Javad, un altro soldato in licenza nel suo villaggio natale, sconvolto dalla morte di un congiunto. Una coppia di apicoltori turbata dalla presenza della nipote. Quattro variazioni del tema della responsabilità individuale all’interno di un sistema di stato pervasivo e liberticida dove la pena di morte viene applicata massicciamente.
Fino a che punto in un regime dispotico un individuo è libero di fare le sue scelte? Ma soprattutto chi ha il coraggio di farle?
Diretto e sceneggiato da Mohammad Rasoulof, Il male non esiste racconta come ogni società che applica la pena di morte, come quella iraniana, abbia bisogno delle persone per uccidere altre persone. Quattro uomini vengono posti di fronte a una scelta impensabile ma semplice: qualunque cosa decidano, le loro vite, le loro relazioni e loro stessi, ne subiranno conseguenze dirette o indirette. In quattro episodi collegati tematicamente, si raccontano le loro diverse storie che inevitabilmente diventano anche quelle delle persone che li circondano.
Il male non esiste rappresenta un film di denuncia, ma anche un inno ai diritti umani, un omaggio alla vita.
L’Iran resta l’unico stato al mondo a mettere a morte minorenni al momento del reato, in violazione del diritto internazionale che vieta la condanna a morte di rei di età inferiore si 18 anni. Ma questa grande produzione non vuole far riflettere soltanto sul dilemma etico di un unico stato. “Fa la cosa giusta” non è un messaggio rivolto ad un unico paese, tutti siamo coinvolti in scelte difficili ogni giorno, che spesso mettono a dura prova le nostre convinzioni, la nostra educazione, la nostra umanità. Poter dire di no, saper dire di no, riuscire a dire di no, implica una enorme presa di coscienza e l’assunzione di rischi. Il vero dilemma non è tra amore e obbedienza, la domanda giusta è fino a che punto un uomo lascia prevalere l’amore per la vita sull’amore per la propria vita. Il male non esiste, perché siamo noi a renderlo tangibile, a dargli forma e sostanza. Ogni sequenza del film è calibrata emotivamente in modo da portare lo spettatore all’interno della quotidianità del personaggio, per poi rompere questo stato di quiete con dinamiche impattanti che portano alla rottura, alla scelta appunto. Il ritmo del film, quello dei personaggi e dello spettatore vanno all’unisono in tutti e quattro gli episodi e per tutta la narrazione una sola è l’idea che si insinua costantemente: tu al suo posto cosa faresti?
Al cinema dal 10 Marzo 22
Francesca Bochicchio
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