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Il Padre d’Italia

Il padre d’Italia, secondo lungometraggio del regista Fabio Mollo, ci narra la vicenda di Paolo e Mia, due trentenni contemporanei diametralmente opposti, alle prese con il desiderio di vivere.

Una commedia drammatica che, partendo dalle vite dei due protagonisti, ci conduce nelle pieghe del dibattito attuale intorno ai concetti di paternità, omosessualità, famiglia tradizionale e non.

Il film, che patisce un inizio un po’ lento e la cui sceneggiatura appare a tratti preda di fragilità narrative,  si basa sulla bravura dei due protagonisti, Isabella Ragonese e Luca Marinelli.

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La Ragonese, già apprezzata in “Tutta la vita davanti”, “Viola di mare”, “Il giovane favoloso”, riesce a dare spessore a Mia, giovane inaffidabile dai tratti borderline, ma pronta ad un gesto di enorme generosità.

Luca Marinelli ci mostra da anni la sua straordinaria ecletticità: dal protagonista tormentato de “La solitudine dei numeri primi”, al criminale di “Lo chiamavano Jeeg Robot”, l’attore tratteggia un Paolo introverso, eccessivamente razionale, solitario. Un uomo che, nonostante i dolori del passato, riesce a diventare adulto, in un finale che emoziona e coinvolge lo spettatore.

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In un dibattito infinito tra Mia e Paolo sul concetto di cosa sia contro natura, sarà l’instabile e gioiosa Mia ad affermare che “anche il miracolo è contro natura”.

Sabrina Dolcini

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.