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IL SEME DEL FICO SACRO

Regia di MOHAMMAD RASOULOF
distribuzione: LUCKY RED, BIM DISTRIBUZIONE
uscita: 20 FEBBRAIO
durata 167 minuti

Il seme del fico sacro - Film (2024) - MYmovies.it

Teheran. Iman (Misagh Zare) è promosso giudice istruttore del Tribunale della Guardia Rivoluzionaria, in coincidenza con il movimento di protesta popolare a seguito della morte di una giovane donna.
Le sue figlie, Rezvan e Sana (Mahsa Rostami e Setareh Maleki) sono scioccate e, allo stesso tempo, elettrizzate dagli eventi. La moglie Najmeh (Soheila Golestani) cerca di fare del suo meglio per tenere insieme la famiglia. Quando Iman scopre che la sua pistola d’ordinanza è sparita, sospetta delle tre donne. Spaventato dal rischio di rovinare la sua reputazione e di perdere il lavoro, inizia in casa una sua personale indagine.

Un film militante in cui il regista iraniano Rasoulof racconta gli ultimi avvenimenti del suo paese e dei movimenti femminili di protesta.
Spesso con i film di denuncia ‘politica’ dell’attualità vediamo pellicole che mescolano footage e finzione con manifestazioni di piazza, con storie singole o di gruppo familiare e/o sociale e non sempre il risultato finale raggiunge lo scopo che si era prefisso.
Questo film è invece la dimostrazione di quanto il maestro Hitchcock sosteneva, che non è il cosa ma il come si narrano gli eventi.
Separata in due momenti distinti, la pellicola, con una straordinaria tensione da film thriller, tiene incollati allo schermo per quasi tre ore.
Rasoulof usa una situazione familiare con quattro personaggi emblematici: il padre, il potere e tre donne: la moglie, ancora compromessa con il potere e le due figlie, le nuove generazioni che si ribellano.
L’azione, nella prima parte del film, si svolge in modo claustrofobico nel chiuso delle pareti domestiche e all’interno degli uffici del tribunale, con una lenta trasformazione del padre ‘buono’ in un mostro.
E ancora più originale è la seconda parte del film, nel modo in cui il regista rappresenta la ribellione del mondo femminile. Il film diventa sempre più un giallo, con una tensione alle stelle, con una pistola scomparsa agli occhi del padre/potere e che noi invece vediamo (ancora una volta la suspence Hitchcockiana). Nessuna azione di massa. Senza voler anticipare nulla, il potere finirà  tra le macerie del grande passato persiano.

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA AL FESTIVAL DI CANNES 2024.

 

 

 

 

Serena Pasinetti

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.