REGIA: Robert Guédiguian
Cast: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin
Se c’è un cinema capace di amalgamare il neorealismo con poesia e amore, questo è – da sempre – quello di Robert Guédiguian. In questo caso, il gioco è quello tra un amore impossibile per una differenza di età e quello possibile proprio per una differenza d’età.
Guédiguian non ha bisogno di grandi location, non va alla ricerca di luoghi esotici né di metropoli affollate e magniloquenti. La sua “casa sul mare” necessita solo di un piccolo porto in una amena località del sud della Francia, la macchia mediterranea con il suo mare non ha rivali ed è, come vogliono i nostri giorni, a “KM zero”.
Il suo è un cinema che esalta i valori etici, tradizionali e di solidarietà, capace di calare Eros e Thanatos, il dramma e l’allegria in situazioni terribilmente attuali.
Il treno che passa su un altissimo ponte sopra le teste dei protagonisti è la metafora di un viaggio perpetuo che porta ad affrontare la nostra vita o… una nuova vita.
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I dialoghi e i temi trattati rendono il film piacevole e appassionante, tanto da avergli fatto guadagnare la designazione di
”Film della Critica” dal SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
Un nota curiosa da evidenziare: per una volta, le poche macchine usate non sono di marca francese. I tempi della globalizzazione avanzano.
Assolutamente da non perdere.
Al cinema dal 12 Aprile