Skip to content

un film di Xavier Legrand
Con: Marc-André Grondin, Yves Jacques
sceneggiatura di Xavier Legrand, in collaborazione con Dominick Parenteau-Lebeuf
fotografia di Nathalie Duran

durata film 107 min.

Dopo il successo de L’affido, vincitore di due premi alla Mostra del Cinema di Venezia e di due César, gli Oscar francesi, Xavier Legrand torna alla regia con L’Erede, un provocatorio thriller d’autore in uscita nelle sale italiane con Teodora dal 20 febbraio.

Ellias Barnès ha poco più di trent’anni ed è il più acclamato stilista di Parigi. Proprio nel momento culminante della sua carriera, tuttavia, è costretto a tornare a Montréal per i funerali del padre, con cui non aveva più rapporti da tempo. In un crescendo di suspense finirà per scoprire il terribile segreto che l’uomo nascondeva e che segnerà per sempre anche il destino di Ellias.

Applaudito al Festival di San Sebastián, L’Erede riesce a inchiodare il pubblico alla poltrona fino allo sconcertante colpo di scena finale.
La verità si svela attraverso parole e filmati con una studiata manipolazione dello spettatore, che rincorre con tensione gli svelamenti,  mutando in continuazione sospetti e deduzioni.

Dice il regista: “L’Erede può essere considerato un film di genere, ma di un genere che non si può definire con esattezza, in quanto ibrido e sfaccettato: è insieme un thriller, un neo-noir, una favola nera e una parabola tragica”.
Ed è anche questa caratteristica del cinema postmoderno che fa del film anche un dramma profondo dei rapporti familiari.
Svelare ulteriori passaggi della storia toglierebbe intensità a un film sempre sull’orlo della suspense, di un regista con una grande capacità nell’usare la macchina da presa. Da vedere.

AL CINEMA DAL 20 FEBBRAIO
DISTRIBUITO DA TEODORA FILM

 

 

 

 

Serena Pasinetti

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.