Le dimissioni di Andrea Occhipinti da presidente dell’ANICA sono un atto doveroso, necessario, inevitabile e auspicabile.
Avere la botte piena, la moglie ubriaca e l’amante ubriaca è veramente troppo in un settore così devastato come il cinema, e Occhipinti ha voluto esagerare: fondi pubblici, cessione a Netflix, la Mostra di Arte Cinematografica di Venezia e insieme sala e televisione. Intendiamoci, tutto lecito all’altare dei soldi per un produttore, ma per carità non per il Presidente dei distributori!
La locandina del film “Sulla Mia Pelle” prodotto da Lucky Red ed in esclusiva su NETFLIX
Netflix sta facendo tutto il possibile per destabilizzare il mondo cinematografico che è così sottocapitalizzato che pur di guadagnare poco più degli immigrati in un campo di pomodori, i produttori cedono a Netflix tutto, anche le mogli, pur di evitare le spese di distribuzione. E dire che un film se non viene lanciato dal cinema, sembra non esista!
Ma ci pensano i Festival a fare da trombettieri per Netflix, tanto a loro cosa interessa, paga tutto lo Stato!
Il risultato di questa politica devastante è presto descritto: se devo andare al cinema, magari in una saletta da cinquanta posti, pagando quasi nove euro, mi abbono con gli stessi nove euro, ma per un mese (cioè quanto il canone RAI), a Netflix e i film me li vedo molto più comodamente sdraiato sul divano di casa, senza pubblicità, senza Vespa, senza telegiornali, senza rotture.
E’ un ragionamento brutale ma la concorrenza è questa, soprattutto se non ci sono più regole!
Michele Lo Foco