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Regia di Dario Albertini

Cast: Andrea Lattanzi, Francesca Antonelli, Renato Scarpa, Giulia Elettra Gorietti, Raffaella Rea

Epigono dei grandi registi del neorealismo, da Giuseppe De Santis a Vittorio De Sica, da Pietro Germi a Roberto Rossellini, il regista di Manuel, Dario Albertini, descrive al meglio la realtà della periferia romana mettendo al centro della storia i supereroi di casa nostra, povera gente che combatte senza effetti speciali e superpoteri.

In effetti, superare la fase adolescenziale in una “casa famiglia” senza l’affetto, il calore e l’esempio che solo i genitori posso dare non è affatto semplice e solo un “supereroe” può riuscire nell’impresa titanica di non farsi trascinare o aiutare da effetti speciali che “drogano” la realtà.

Sia il protagonista Manuel sia gli altri giovani attori mettono in scena in maniera naturale questa problematica. Le immagini, i testi, la fotografia sono perfetti, come quando Albertini si sofferma sull’occhio aperto di Manuel quando va a letto, si addormenta e il suo stress non si spegne neanche in sogno.

In una situazione di questo tipo, cosa è la felicità? È ballare con qualcuno che ti ha aiutato senza chiederti nulla in cambio… O andare a mangiare con lo sconosciuto e parlare di amenità vecchie e nuove.

Certo, Manuel può risultare lento in alcuni momenti, ma ricordiamoci che i nostri “supereroi di borgata” non servono superpoteri per risultare “invisibili” al resto del mondo. Citando una frase del film, i protagonisti di Manuel sono quelli che, nella vita, “devono fare er doppio della fatica, se non er triplo”.

Uscita cinema giovedì 3 maggio

Giovanni De Santis

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