Regia: Alberto Fasulo
Interpreti: Marcello Martini, Maurizio Fanin, Carlo Baldracchi, Nilla Patrizio, Emanuele Bertossi, Roberta Potrich
Durata: 104′
La straordinaria storia di Domenico Scandella detto Menocchio, mugnaio che alla fine del Cinquecento affrontò il tribunale della Santa Inquisizione difendendo le proprie teorie eretiche sulla natura di Dio e sulla Chiesa di Roma.

Menocchio, presentato in concorso a Locarno 71, il regista friulano riprende fedelmente le vicende di uno dei tanti dimenticati dalla storia, con l’ambizione di conferirgli finalmente un volto.
Con il volto rugato di Menocchio inizia e (mai) si conclude la circolarità di una storia di caso resa attuale e universale, simbolo delle classi subalterne che emergono con fatica dalla superficie della storia, metafora di chi lotta quotidianamente per i propri diritti e le libertà negate.
Mugnaio singolarmente “acculturato” e semi-analfabeta, Menocchio si libera innanzitutto dalla propria schiavitù grazie al pugno di libri che possiede gelosamente in casa. L’accesso alla cultura e il confronto con la parola scritta permettono al mugnaio di elaborare un pensiero autonomo, rito di passaggio esistenziale da un mondo arcaico in disfacimento all’incalzante modernità, il film darà vita a un immagina-rio storico da cui sarà molto difficile liberarsi almeno quando, da oggi in poi, penseremo a uno dei tanti Menocchio della storia (o del reale).

Dal saggio di Ginzburg e dalle didascalie finali sappiamo che Menocchio sarà condannato al carcere a vita, sottoposto a un secondo processo alcuni anni dopo, nuovamente condannato, stavolta a morte.
A Dicembre in DVD, in distribuzione DNA srl
Giovani De Santis