Skip to content

MUORI DI LEI

Un film di STEFANO SARDO
Con: Riccardo Scamarcio, Mariela Garriga, Maria Chiara GiannettaPaolo PierobonGiulio Beranek, Francesco Brandi.
Durata: 99’
Distribuito da Medusa Film, nelle sale dal 20 marzo

All’inizio del lockdown a Roma, Luca (Riccardo Scamarcio), insegnante di filosofia al liceo, si ritrova bloccato in casa da solo perché la moglie Sara (Maria Chiara Giannetta), medico, viene richiamata in ospedale per fronteggiare l’emergenza. Il mondo si ferma e la sua attenzione si concentra sulla nuova vicina, Amanda (Mariela Garriga). Il desiderio lo spinge a rompere la distanza che li separa e Luca è travolto da una passione incontrollata. Ma la storia d’amore  si trasforma ben presto in un’ altra vicenda dai risvolti  pericolosi. La vita di Luca verrà sconvolta con conseguenze inaspettate.

La storia si richiama al titolo di un brano dei Verdena (Muori delay) e sottolinea il passato da musicista del regista, che ha preso parte alla sceneggiatura.
Proprio lo script, apparentemente confuso e difficile da districare,  dimostra con il passare dei minuti quello che il film vuole trasmettere e ancor meglio ciò che non vuole trasmettere.
Non siamo di fronte a una storia sulla pandemia né alla solita banale storiella amorosa di un tradimento con la vicina di casa.
Il film ci parla del problema del maschio. Il Luca, ben interpretato da Scamarcio, è un personaggio debole, incapace di prendere decisioni, che si lascia vivere e lascia che siano le donne a decidere per lui. È un uomo in crisi e la pandemia è un pretesto per farcene capire tutta la debolezza.
Ma la storia, da racconto giallo in cui si trasforma il film e su cui non possiamo soffermarci per evidenti motivazioni di anticipazioni del finale, diventa una riflessione arguta e anche in parte ironica del nostro maschio in crisi.
In conclusione, si tratta di un film che ha qualche incertezza di scrittura ma è sicuramente interessante nell’analisi di una problematica molto attuale come la debolezza della figura maschile e su cui non molta filmografia si è ancora soffermata.

 

 

 

 

Serena Pasinetti

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.