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Di Daniele Vicari

durata: 122 minuti
genere: drammatico
con: Michele Placido, Angelica Kazankova, Fabrizio Rongione
uscita al cinema: 1/12/2022

Orlando (Michele Placido) è un ruvido anziano che vive da solo in un paesino di campagna, non specificato, con pochi abitanti e un solo bar, passando le sue giornate a coltivare il suo orto e a prendersi cura dei suoi animali. Da anni non ha più notizie del figlio che nel frattempo si è trasferito a Bruxelles, fino a quando un giorno, da quell’unico bar del paese, riceve una telefonata in cui viene invitato a raggiungerlo per un’emergenza. Orlando si ritrova così per la prima volta a lasciare il suo piccolo paese e sarà catapultato in una metropoli europea nel tentativo di ricostruire la vita di un figlio di cui non sa più nulla. Tra le diverse novità scoprirà di Lyse, la nipote di dodici anni, di cui non era ovviamente a conoscenza.


Orlando e Lyse dovranno imparare a conoscersi, a confrontarsi e a sopportarsi nonostante le enormi differenze generazionali e culturali che intercorrono tra i due.

Orlando è quindi un film che affronta parallelamente due temi: l’attaccamento alla propria terra, che si tratti di città o di campagna, e di quanto questo influenzi i caratteri dei singoli e i rapporti famigliari, non sempre facili e scontati.
Daniele Vicari ha affrontato diverse volte nei suoi lavori gli aspetti più esemplificativi della società italiana: le differenze tra nord e sud, il lavoro precario, l’illegalità e le pagine scure della violenza di stato. Qui decide di rappresentare l’Italia rurale trasposta all’estero attraverso un personaggio che ai più ricorderà il proprio nonno o l’anziano-istituzione del paese: il classico uomo burbero, solitario, che preferisce il silenzio e la tranquillità delle proprie abitudini dopo una vita di fatica ma che comunque conserva un cuore tenero, affezionandosi poco ma sinceramente.

Michele Placido è bravissimo in questa parte, riesce a divertire (nonostante i ritmi un po’ lenti del film) con i suoi tratti pittoreschi di uomo di campagna, dal marcato accento meridionale e fuori posto in situazioni più istituzionali, ma pronto a rimboccarsi le maniche e a rifarsi una vita tra le ostilità. Anche Angelika Kazankova nei panni di Lyse riesce a rappresentare la perfetta adolescente tipo: tenera quando prevalgono i suoi tratti infantili e la sua fragilità, fastidiosa appena affiorano l’arroganza e l’egoismo.
Quello che resta da capire è quanto i temi affrontati, per quanto riconoscibili, siano davvero attuali ancora oggi: quante sono ancora le persone che vivono come Orlando? Abbiamo ancora voglia di vedere rappresentato lo stereotipo dell’italiano all’estero che lavora tutto il giorno per pochi soldi e (quasi) sempre nostalgico della sua terra? Ma forse Vicari vuole farci ragionare proprio su questo rappresentando le diverse generazioni e società a confronto.

Orlando, prodotta da Rosamont, Rai cinema e Tarantula e distribuito da Europictures, uscirà nelle sale cinematografiche giovedì 1 dicembre.

Francesca De Santis

 

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.