Scritto e presentato da Pino Farinotti, per la regia di Nicolò Tonani, distribuito da DNA srl (il prodotto si può trovare in streaming con
www.e-cinema.it), un docufilm di circa un’ora che racconta la vicenda di Roberto Formigoni.
Il focus è sulle sue azioni di quando era governatore, senatore, deputato, europarlamentare.
Un documentario che racconta l’azione di Roberto Formigoni quando era governatore, senatore, deputato ed europarlamentare fino al suo coinvolgimento nei ben noti e tristi accadimenti.
È un operato vasto e articolato quello di Roberto Formigoni. Un percorso che lo ha visto agire come governatore fra il 1995 e il 2013 e nelle funzioni di cui sopra, quando assumeva le responsabilità maggiori che si riflettevano sulla vita di dieci milioni di milanesi/lombardi.
Mentre la “discrezione” emerge dagli interventi, di personaggi, “attori” di idee e schieramenti diversi, di autorevolezza riconosciuta. Fra questi: Francesco Alberoni, Gabriele Albertini, Paolo del Debbio, Vittorio Feltri. E poi Piero Bassetti (già governatore), Piero Sansonetti, Ruth Shammà.
La testimonianza tocca i risultati ottenuti durante i quattro mandati attraverso appunto documenti, non opinioni o giudizi.
I racconti personali degli attori citati sono notizie non di dominio pubblico, come l’amarcord reciproco di Formigoni e Albertini, seduti l’uno di fianco all’altro, che per molti anni, in contemporanea, ebbero nelle loro mani il destino di tanta gente.
Un inserto importante riguarda Comunione e Liberazione, l’incontro fra don Giussani e Formigoni dal quale nacque una reciproca assunzione e le cui conseguenze possono essere riscontrate nell’attuale situazione sociosanitaria lombarda.
La Direzione
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