Skip to content

SATURNALIA

il primo videogioco nato in Italia dalla collaborazione con una film commission disponibile dal 27 ottobre su tutte le console, e su pc via Epic Games Store

Un’avventura horror onirica di sopravvivenza ambientata in una Sardegna inedita, tra storia e tradizioni popolari

Sarà disponibile da giovedì 27 ottobre su tutte le console e su pc via Epic Games Store, in tempo per creare scompiglio nella notte di Halloween, il nuovo straordinario videogioco di Santa Ragione: Saturnalia, un’avventura ispirata alle tradizioni millenarie sarde e ambientata nella notte del 21 dicembre 1989. Durante il solstizio d’inverno, una presenza tenebrosa si aggira nell’immaginario villaggio di Gravoi, colpito da eventi inspiegabili. L’antico borgo sardo, avvolto da un’oscurità arcana e profonda, è un labirinto abitato da misteri legati a leggende popolari, rituali arcaici e segreti sepolti nel passato dell’isola, da cui i protagonisti -profondamente connessi alla storia di Gravoi- devono fuggire per sopravvivere. Un’esperienza dalle atmosfere horror che intreccia i destini dei protagonisti con i temi ancestrali di famiglia, patriarcato e lotta di classe, sullo sfondo dei paesaggi minerari sardi.

Saturnalia è il frutto del lavoro del team internazionale di Santa Ragione, studio di game design italiano fondato da Pietro Righi Riva e Nicolò Tedeschi, già noto grazie ai successi di Fotonica, MirrorMoon EP e Wheels of Aurelia, realizzato in collaborazione con Big Trouble. Il videogioco, distribuito da Epic Store, è stato sviluppato grazie al supporto del programma Europa Creativa dell’Unione Europea e della Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna.

Il team di produzione e la videogame expert della film commission, Susanna Tornesello, hanno accompagnato il progetto sin dalle sue prime fasi creative e di sviluppo, favorendo l’incontro con le professionalità delle industrie creative e tecniche dell’Isola e creando le condizioni favorevoli per raccontare, attraverso il linguaggio del videogame, la ricchezza e la complessità del patrimonio culturale sardo.

«È stata un’avventura straordinaria cominciata nel 2018 con un Location Scouting durante il Carnevale barbaricino e subito la visionarietà di Pietro Righi Riva ci ha colpito – ricorda il Presidente della Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Sardegna Gianluca AsteCon il coinvolgimento del nostro team, tra la magia delle rocce del Gennargentu e il fascino del museo delle maschere di Mamoiada hanno preso corpo le figure immaginarie del contemporaneo videoludico, intrecciate anche nel parco geominerario del Sulcis con la storia dei lavoratori sardi e dell’amore per la nostra terra. È stato fondamentale il supporto e sostegno ricevuto dai comuni e dagli enti coinvolti nel progetto. Combinare le professionalità del cinema, della musica e del teatro con l’innovazione tecnologica e la narrazione interattiva è stata una sfida vincente per produttori e comunità. Saturnalia è un piccolo miracolo e siamo certi che sarà un grande veicolo di promozione e attrazione di capitali per la Sardegna in Italia e all’estero».

IL GIOCO

Il villaggio di Gravoi

Il mondo di Saturnalia è labirintico, in continua evoluzione, adattivo, non lineare: viene creato mentre lo si esplora. L’intera mappa di Gravoi, sempre diversa, è subito disponibile per ogni giocatore; ma si svela ai protagonisti a poco a poco, aprendo scorciatoie per accedere ad aree bloccate o dando la possibilità di acquisire strumenti per conoscere le sue diverse località. La meccanica di rigenerazione del villaggio, che cambia la sua conformazione ogniqualvolta tutti i personaggi a disposizione escono di scena, è quella del roguelite: dopo ogni game-over si è costretti a ripartire da una nuova geografia del luogo, ma con i progressi narrativi e di puzzle acquisiti nelle vite precedenti. La struttura del villaggio e la scoperta di luoghi chiave influenzano la storia dei personaggi, e il finale è multiplo.

La direzione

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.