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Il cinema a 3 euro e 50 è un’altra delle iniziative Franceschini che non hanno senso, in quanto si basano come sempre unicamente sull’effetto “regalo”, che è l’unico che il ministro conosce.

Qualche giorno di film a metà prezzo nella settimana delle elezioni: ma che generosità pagata però dai produttori, e quale risultato!

Infatti chi vuole vedere un film andrà ora in sala e non dopo, e pertanto il guadagno di ingressi, e non di soldi, attuale verrà pareggiato con i mancati ingressi successivi a prezzo regolare.

È tutto talmente logico che sembra difficile non comprenderlo, anche perché è esattamente quello che è successo la volta precedente.

Lo staff di Franceschini sostiene che il vantaggio è che la gente in questo modo ritrova la strada del cinema, si riabitua ad andare in sala, ma a parte il fatto che il pubblico non è quel gregge di pecore che loro immaginano, resta il problema che sono i film a determinare gli ingressi e non il costo.

Questo principio ai nostri legislatori di sinistra non va giù: secondo loro la sala è un posto dove rinfrescarsi, passare ore, dormire, tutto purché guardare un prodotto che deve essere attraente, interessante, dedicato ad un target.

Si sono chiesti come mai i film americani, di animazione, o i grandi action incassano milioni di euro mentre i nostri film migliori soltanto le briciole?

E se fosse una questione di soldi, perché non esistono più le seconde e terze visioni come una volta?

Secondo Franceschini se il film costa tre euro e mezzo io vado comunque al cinema a vedere uno di quei filmati “sfigati” che il tax credit ha consentito di produrre?

Piuttosto faccio una passeggiata, o risparmio per andare a vedere qualcosa di serio! Perché se il ministro pensa che le società importanti facciano uscire i loro film a prezzo ridotto, si è, come sempre, sbagliato.

Così come si è sbagliato a regalare la Siae a Nastasi.

Il nostro futuro ex ministro, che ha sostenuto questa nomina proprio in zona cesarini, compiendo una duplice scorrettezza (la nomina e Nastasi), una volta era decisamente favorevole a seguire l’esempio europeo e a consentire la liberalizzazione della tutela editoriale, togliendo il monopolio a Siae.

Improvvisamente, quando Gianni Letta gli ha spiegato che Siae è un presidio politico ed un ente economico, con grande sorpresa dei suoi compagni PD, ha invertito la posizione ed è diventato uno strenuo difensore del monopolio.

D’altra parte, credo ormai sia chiaro a tutti, Franceschini è l’uomo più di destra che abbiamo in Italia: ha privilegiato i grossi gruppi e gli investitori stranieri e ha penalizzato i produttori indipendenti.

Ha consentito l’utilizzo del tax credit da parte di gruppi esteri e ha appoggiato la crescita delle piattaforme a scapito del cinema nazionale, riducendolo al 10%.

Difficile fare peggio.

Avv. Michele Lo Foco

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.