I cinesi si comprano il 49% di Paramount Pictures?

La prestigiosa rivista Variety ieri in questo articolo ha dato notizia di come Wanda Group (di cui abbiamo già parlato qui) sia il maggior candidato ad acquisire dalla Viacom il 49% di Paramount per una cifra che si potrebbe aggirare sui 4/5 miliardi di dollari.

Perché Viacom vuole cedere parte della Paramount? Forse qualcosa c’entra anche il semi-flop del nuovo film sulle Tartarughe Ninja (forse non un flop in Italia, ma in parecchi mercati più lucrosi si), un film costato 144 milioni dollari e co-finanziato anche da Wanda Group.

Se dovesse andare in porto questa operazione i cinesi di Wanda Group sarebbero certamente i più introdotti a Hollywood e nel ramo entertainment visto che già posseggono la catena di multi sala AMC e la casa di produzione cinematografica Legendary Entertainment.

Quel che è perlomeno curioso è un semplice dato di fatto: se da una parte gli investitori cinesi (non solo Wanda, ma ad esempio anche AliBaba) sono super interessati a Hollywood ed al cinema… dall’altro la Cina, pur essendo un potenziale enormae mercato per l’entertainment, è anche il luogo in cui nasce, cresce e prolifica la pirateria globale: moltissimi films vengono immessi sul mercato pirata con una buona qualità (indice che vengono “rippati” da DCP o master e non ripresi nelle sale con videocamere), ma si diffondono sui siti di videosharing e torrent mondiali con gli ideogrammi cinesi come sottotitoli.

Per il bene di tutti (appassionati di cinema, semplici spettatori, industria cinematografica, filmmakers etc) speriamo che, con l’arrivo di grossi investimenti Made in China, siano proprio questi stessi investitori a far leva sul loro governo (tanto ligio a censurare alcuni films) affinché reprima o tenti di reprimere perlomeno il fenomeno pirateria nel loro paese, che danneggia globalmente tutta l’industria cinematografica ed audiovisiva.

 

Ralph Baruch, leader storico del colosso Viacom, viene promosso a “più alti incarichi” all’età di 92 anni

Fu il primo dirigente della Viacom, destinata ad acquistare MTV, Nickleodeon e sino alla Paramount, per diventare oggi la settima delle sette major della comunicazione con una quota di mercato in nord America che nel 2012 era del 8,5%.
Nato nel 1923 in Germania, emigrò negli Stati Uniti nel 1940 per sfuggire alle persecuzioni razziali. A New York ebbe il suo primo lavoro in uno studio di registrazione e dopo aver lavorato alle vendite per il network DuMont, fu infine assunto alla CBS nel 1954. Un portavoce di Viacom ha dichiarato “Ralph Baruch fu un vero pioniere e un gigante dell’industria dei media. Noi abbiamo il privilegio e l’onore di portare avanti il suo retaggio“.
Da ieri ci piace pensare che si occupi di comunicazione a livelli così elevati che noi non vediamo, ma dai quali lui vede tutto.
Chi volesse approfondire la conoscenza di questa eccezionale personalità può leggere il suo libro di memorie che scrisse nel 2007 dal titolo “Television Tightrope: How I Escaped Hitler, Survived CBS and Fathered Viacom.”

il libro autobiografico