Rapacita’ (Greed, 1924)

Il regista austriaco Erich Von Stroheim è stato il primo vero, grande regista “maledetto” della storia del cinema, colui che più di ogni altro ha subito l’ostracismo di una miopia congenita che ha fatto di tutto per oscurare il suo genio superlativo. La sua è una storia di lotte e incomprensioni contro l’ottusità di produttori meschini, disinteressati alle esigenze dell’arte.

“RAPACITÀ” (Greed, 1924), un affresco sull’avidità umana, costituisce il primo esempio di cinema realista. La pellicola è un adattamento del romanzo “McTeague” di Frank Norris.

La durata originale era di circa nove ore. Ma, per volere dei produttori, fu tagliato fino a coprire una durata complessiva di poco superiore alle due, con la conseguenza che il metraggio

mancante si è trasformato nel “Santo Graal” della cinematografia. Poiché solo una dozzina le persone hanno avuto la possibilità di assistere alla versione integrale di “Rapacità”,

viene da chiederci se le bobine rimaste sul pavimento della sala montaggio avrebbero reso il film ancora migliore di quanto già ci appaia oggi.

 


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SINFONIA NUZIALE

“SINFONIA NUZIALE” (The Wedding March. 1926-28), incontenibile, debordante requisitoria contro le classi dominanti, che esercitano il loro meschino potere su un mondo vicino alla scomparsa. Meno visionario, forse, di altre sue opere, ma altrettanto smisurato e irrealistico, il film avrebbe dovuto avere una seconda parte ed essere proiettato, secondo Stroheim, per una durata totale di circa 200 minuti. Ma (anche qui) la pellicola fu rimontata e rimaneggiata da Joseph von Sternberg per conto della Paramount

(che nel frattempo aveva acquisito i diritti). Il secondo film, intitolato “LUNA DI MIELE”, quindi non fu più distribuito negli USA perché Stroheim riuscì per vie legali ad impedirlo…. e,

in seguito, sembra sia andato perduto per sempre!

 


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