“Una Tempesta dal Paradiso” è il titolo della mostra dedicata all’arte contemporanea del Medio Oriente e del Nord Africa, realizzata dalla Guggenheim UBS MAP e aperta al pubblico dall’11 aprile al 17 giugno alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Sono qui presenti 16 opere di 13 artisti che, attraverso linguaggi e ipotesi coraggiose, provocatorie e in parte anche antitetiche tra loro, testimoniano una necessità espressiva che vuole distruggere i pregiudizi e l’immaginario con cui spesso il mondo occidentale etichetta queste aree geografiche.
“Everything is possible when everything is lost” scrive, ad esempio, Lida Abdul all’interno della sua suggestiva istallazione video dal titolo “In Transito”, in cui mostra l’ottimismo di alcuni bambini afghani che giocano attorno alla carcassa di un aeroplano sovietico, probabilmente caduto durante l’invasione del ’79, nel loro straniante tentativo di ripararlo con batuffoli di cotone, gridando “Vola, vola!”, come fosse un aquilone.
Appunto Niente è impossibile quando tutto è perduto.
Qui si collega bene il suggestivo titolo della mostra, tratto da una citazione del filosofo tedesco Walter Benjamin “Ma una Tempesta Spira dal Paradiso”, che dà anche il titolo a una delle opere più incisive dell’esposizione: diverse stampe a getto d’inchiostro tratte da YouTube e da notiziari televisivi su cui Rokni Haerizadeh, originario di Teheran, ha dipinto con gessi e acquarelli creando dei collages grotteschi e surreali, di forte impatto, che forse denunciano proprio l’inattendibilità dei fotogrammi originali. In fondo è proprio il mondo Medio orientale quello maggiormente colpito dalla manipolazione dell’informazione e da parte dei più potenti media.
Filmaker’s Magazine e CineMAF hanno partecipato all’anteprima stampa, dove la curatrice della mostra, Sara Raza della Guggenheim UBS MAP per Il Medio Oriente e il Nord Africa, ha voluto sottolineare come tutti gli artisti presenti tentassero un coraggioso invito alla verità che si declina nelle opere in forme differenti, dalle più ancestrali e metaforiche alle più provocatorie, testimonianza di un vero e proprio “contrabbando culturale”.
Anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, presente all’anteprima, ha sottolineato la necessità, soprattutto per il nostro paese, di investire nel settore culturale, museale e quindi turistico, il più 5% di visitatori nelle recenti vacanze pasquali ne sono testimonianza. Sicuramente mostre come questa, in un momento storico di forti tensioni e scontri culturali, possono aiutarci a spostare il nostro sguardo, a capire e conoscere o semplicemente a sentire che una Tempesta spira dal Paradiso.
Peccato che le istituzioni siano sempre al seguito di grandi gruppi finanziari e non indipendenti per raggiungere tali obbiettivi, il tema è sicuramente significativo “TEMPESTA” e “PARADISO”.
Marco Citro-Giovanni De Santis
Guarda la videorecensione:
No comment yet, add your voice below!