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WOLFKIN di Jacques Molitor

Attori: Louise Manteau, Victoria Dieu, Marja-Leena Junker, Marco Lorenzini
Genere: Horror
Durata: 90 minuti
Coproduzione: Belgio, Lussemburgo
Uscita cinema: 24 agosto 2023
Distribuzione: Satine Noir

Elaine, giovane madre sola, si arrabatta nella sua quotidianità cercando di educare il proprio figlio Martin, di 10 anni,  nato da una ambigua relazione con Patrick, un giovane tanto affascinante quanto misterioso. Ma al sopraggiungere dell’adolescenza il comportamento del ragazzo diventa sempre più problematico, tanto da indurre la donna a prendere una decisione drastica. Da Bruxelles, dove abita con il figlio in un modesto appartamento, si sposta in Lussemburgo, nel maniero dei ricchi nonni del figlio. Qui dovrà affrontare una verità molto cruda, fino ad adattarsi, per amore del figlio, a una apparente ritrovata ‘normalità’ del ragazzo.

Ancora una volta un horror che, come ben dice il regista, racconta di un amore incondizionato fra madre e figlio.
Se questa è la tematica principale, il film, che ha una struttura circolare, contiene altri temi: l’immigrazione, la borghesia reazionaria, il fanatismo religioso, i problemi legati all’alimentazione. È talmente ricco di contenuti che scade quasi nello stereotipo, tanto da suscitare il dubbio che lo stesso regista l’abbia fatto volutamente. Possiamo parlare addirittura di metastereotipo?
Tuttavia, il vero tema del film è  il rapporto indissolubile fra madre e figlio, che si sviluppa in modo circolare, abbracciando la pellicola dal principio alla fine. Per questo motivo il film va visto con attenzione dall’inizio, (e qui diamo un aiutino) soprattutto osservando con molta accuratezza il lavoro della donna.

Ancora una volta un film horror che fa da scenario a una grandissima storia d’amore, certamente distorta ed eccessiva, la storia d’amore di una madre per un figlio maschio.

Da vedere se avete amato un film come The Babadook: la lotta di una madre che mette il figlio al di sopra di tutto per aiutarlo a seguire il proprio destino.
Uscita nei cinema il 24 agosto.

di Serena Pasinetti e Miriam Dimase

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.