ENZO

Un film di LAURENT CANTET, diretto da ROBIN CAMPILLO
con: ELOY POHU, MAKSYM SLIVINSKYI, PIERFRANCESCO FAVINO, ELODIE BOUCHEZ
Film d’apertura alla Quinzaine des Cinéastes del 78° Festival di Cannes

Enzo ha sedici anni e vive con la famiglia in una lussuosa villa affacciata sul mare, nel Sud della Francia. È cresciuto nel benessere, nell’agio e tra le aspettative affettuose, ma pressanti, dei genitori. Dotato di una spiccata sensibilità artistica e umana, spinto dal desiderio di sentirsi utile in un mondo che lo fa sentire impotente davanti alle ingiustizie, decide di abbandonare la scuola e iniziare un apprendistato da muratore in un cantiere locale.
Nel tumulto dell’adolescenza, lontano dal futuro brillante progettato per lui, trova nella fatica del lavoro manuale e nell’eterogeneità dei colleghi una nuova prospettiva sull’amore, sull’amicizia e sui rapporti famigliari.

Omaggio postumo a Cantet, scomparso nel 2024, il film raccoglie la sua eredità poetica e politica attraverso lo sguardo di Campillo, qui regista e co-sceneggiatore. Il giovane protagonista Eloy Pohu nei panni di Enzo riesce a trasmettere molto bene i tormenti adolescenziali della vita in quegli anni: le relazioni amorose, il conflitto con i genitori che hanno una visione diametralmente opposta alla sua o, forse, lui inevitabilmente influenzato dai suoi sedici anni se ne allontana volutamente, spinto dal desiderio di avvicinarsi alla vita vera, reale, cruda, ben lontana da quella borghese della famiglia (e vicina, invece, a quella del collega ucraino travolto dal dramma della guerra nel suo Paese).

Il limite di questo film, comunque magistralmente interpretato da tutto il cast, è forse dovuto all’insieme dei tanti temi che si sono voluti intrecciare e sembrano però rimanere aperti, lasciando il pubblico con la sensazione di essere travolto in un delicato ed estivo teen drama che affascina più per le riprese e le ambientazioni del film che per la profondità dei temi scelti. Sicuramente viene da chiedersi come sarebbe stato il risultato se Cantet fosse riuscito a finire il film.

ENZO sarà distribuito da Lucky Red a partire dal 28 agosto. Qui trovate il trailer.

 

 

 

 

Francesca De Santis

L’ULTIMO TURNO

Regia: Petra Biondina Volpe
Cast: Leonie Benesch, Jasmin Mattei e Alireza Bayram
Durata: 92′
In sala dal 20 agosto grazie a BIM Distribuzione
L’infermiera Floria (Leonie Benesch) lavora con passione e  professionalità nel reparto di chirurgia di un ospedale svizzero, dimostrandosi  disponibile nel far fronte a ogni emergenza.
Ma una sera, durante il suo ultimo turno, si trova a dover affrontare, in un reparto sovraffollato e in crisi di personale, situazioni talmente stressanti da far crollare la sua determinazione e il suo essere instancabile.
Heldin · Film 2025 · Trailer · KritikLeonie Benesch, che ricordiamo nel ruolo di insegnante nel film La Sala Professori, è di una straordinaria bravura nel dipingere il personaggio di Floria e la sua fatica fisica e mentale. La preparazione al ruolo è avvenuta con un tirocinio proprio in un ospedale svizzero. Il cast, formato da attori alle prime prove e perfino veri infermieri e medici, ha contribuito all’autenticità della pellicola.
Ma il film è molto di più del racconto di una grande professionalità e di una denuncia del sistema sanitario svizzero, come ci ricordano anche le didascalie nei titoli di coda.
Con una tensione altissima, da thriller, la regista, senza banalizzazioni o stereotipi, ci racconta con intelligenza il rapporto che intercorre tra i malati, a volte eccessivi nelle richieste e chi se ne prende  cura, come nel caso di Floria che non riesce a sopportare di non esserci sempre per tutti.
L’Utimo Turno, titolo originale Heldin (l’Eroina), non è un medical drama a cui ci hanno abituato tante serie televisive, è la narrazione colma di tensione di situazioni reali, di persone vere che muoiono o sopravvivono, ma soprattutto la pellicola è la storia di una donna che ama il suo lavoro e lo fa con grande professionalità tanto da aver sacrificato probabilmente anche la famiglia. Non ce ne poteva offrire un ritratto migliore la bravissima Leonie Benesch.
Il film è stato presentato fuori concorso alla Berlinale del 2025.
Serena Pasinetti