Caravaggio Experience”: arte e tecnologia si incontrano al MuSA di Pietrasanta

Dal 30 maggio al 14 settembre ogni weekend vivi l’arte ed entra, come mai prima d’ora, nell’anima di Caravaggio

Pietrasanta, 20 maggio 2025 – Un’esperienza inedita attende gli appassionati d’arte e non solo al MuSA di Pietrasanta: “Caravaggio Experience“. La prima mostra esperienziale dedicata al genio di Michelangelo Merisi unisce arte, tecnologia e teatro per offrire una rilettura contemporanea della sua figura rivoluzionaria dal 30 maggio al MuSA di Pietrasanta.

Un nuovo modo di vivere l’arte: grazie a un narratore dal vivo, un coinvolgente voice over in prima persona e l’uso di visori di realtà virtuale, i partecipanti saranno trasportati all’interno delle opere e della vita di Caravaggio, il maestro del chiaroscuro. Cuore dell’esperienza saranno i pensieri e le passioni dell’artista, che grazie a questi strumenti renderanno i visitatori protagonisti di un viaggio attraverso un racconto emozionante con un intreccio di realtà e visione. Il racconto trasporterà i partecipanti nell’atmosfera dell’epoca e li farà immergere letteralmente all’interno delle opere, per esplorare dettagli inediti e vivere l’arte da una prospettiva mai sperimentata prima. Schermi digitali ricreeranno inoltre le scenografie dei luoghi chiave della vita di Caravaggio, avvolgendo il pubblico in un’atmosfera suggestiva.

“Caravaggio Experience” rappresenta un nuovo modo di fruire l’arte, rendendola accessibile ed emozionante per un pubblico ampio e diversificato. Un’occasione unica per riscoprire il genio del maestro del chiaroscuro che ha rivoluzionato la pittura in una chiave contemporanea e coinvolgente. Un’esperienza che trasforma la fruizione dell’arte in un’emozione indimenticabile dove il pubblico non solo potrà viverla ma entrerà, come mai prima d’ora, nell’anima di Caravaggio.

Caravaggio Experience” è fruibile ogni weekend dal 30 maggio al 14 settembre, nei seguenti orari: venerdì ore 21:30 – sabato e domenica ore 19:00

Biglietti

  • Intero: €25,00
  • Ridotto (under 18, over 65, disabili): €15,00
  • Gruppo (5-10 persone): €20,00 a persona
  • Soci Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno: sconto del 20% sul biglietto intero

Capienza massima per ciascun turno: 50 persone.

La Redazione

MAMA

MAMA

Regia: Or Sinai
Genere- Drama
Cast: Evgenia Dodina, Arkadiusz Jakubik,Katarzyna Łubik,Dominika Bednarczyk

Il film è stato presentato al Festival di Cannes 2025 nella sezione Séances Spéciales

L’esordio al  lungometraggio di Or Sinai è caratterizzato da un uso evocativo delle immagini e dei silenzi ,una pellicola che descrive  una figura femminile dotata di profonda intensità emotiva.


È una donna matura di origine polacca che lavora da molto tempo lontano da casa e vi ritorna per un periodo di sospensione dal lavoro per motivi di salute.
Il suo percorso è l’inverso del solito: ha già trovato una sua autonomia anche in un rapporto amoroso felice e appagante. Il suo ritorno a casa è una metafora di un percorso a ritroso della sua emancipazione.

Dovrà affrontare problemi materiali e non della sua famiglia e lo farà con tutta la forza e l’intensità di una donna che è già  riuscita ad uscire dal suo guscio e ha imparato come fare  a conquistare la propria autonomia.
La registra descrive con notevole maestria le strategie che la donna mette in atto per affrontare le difficili situazioni che le si presentano.
Evgenia Dodina è un’ attrice che interpreta il personaggio con notevole bravura.

Maria Serena Pasinetti

IL CINEMA IRANIANO

Il cinema iraniano ha avuto un grande successo al Festival di Cannes 2025, con la vittoria della Palma d’oro da parte di Jafar Panahi per il suo film It Was Just an Accident

Questi successi dimostrano come il cinema iraniano continui a essere una voce potente nel panorama internazionale, capace di raccontare storie profonde e di sfidare le restrizioni imposte dal regime. Cannes ha celebrato questi registi non solo per il loro talento, ma anche per il loro coraggio nel portare avanti un cinema libero e indipendente.

Entriamo nel cuore della questione. Jafar Panahi e Ali Asgari incarnano due prospettive complementari sul cinema iraniano contemporaneo: uno è la voce di chi ha vissuto sulla propria pelle la repressione e la censura, l’altro racconta le micro-oppressioni quotidiane attraverso storie intime e dolorose.

Panahi è un regista che trasforma la propria esistenza in cinema. Le sue opere sono spesso un atto di resistenza, film girati in clandestinità e portati fuori dall’Iran nonostante i divieti. I suoi lavori esprimono un senso di ribellione artistica e un costante dialogo con l’idea di libertà. It Was Just an Accident, il suo film vincitore, esplora il confine tra colpa e destino in una società che spesso decide arbitrariamente chi è innocente e chi no. Il suo linguaggio filmico è quello dell’urgenza: inquadrature che sembrano rubate alla realtà, narrazioni che si sviluppano quasi documentaristiche, attori non professionisti che amplificano il senso di verità.

Cannes awards Palme d'Or to Iranian revenge drama 'It Was Just an ...

Dall’altro lato, Asgari costruisce un cinema altrettanto potente, ma con un approccio più discreto e psicologico. Until Tomorrow (titolo italiano La bambima segreta) ci immerge nel dilemma di una giovane donna che deve nascondere la propria maternità non conforme agli occhi della società. Mentre Panahi sfida apertamente il sistema, Asgari si muove nei suoi meandri, esplorando le trappole culturali e le ansie personali. Il suo stile è più controllato, la tensione è costruita attraverso dettagli minuti: un gesto, un’espressione, una parola detta o taciuta. Il suo cinema è una denuncia che non grida, ma incide.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In un certo senso, Asgari rappresenta la lotta quotidiana, quella dei cittadini comuni che devono negoziare con le regole non scritte del loro mondo. Panahi, invece, si pone come un emblema di resistenza più ampia, il simbolo di un’arte che esiste nonostante tutto, che rifiuta il silenzio.

Due visioni, due battaglie, entrambe necessarie.

Giovanni De Santis