Di là dal fiume e tra gli alberi

Regia: Paula Ortiz
Cast: Liev Schreiber, Matilda De Angelis, Josh Hutcherson, Laura Morante, Danny Huston, Massimo Popolizio
Durata: 110′
Genere: drammatico

Trailer disponibile QUI.

Tratto dall’omonimo romanzo di Ernest Hemingway, DI LÀ DAL FIUME E TRA GLI ALBERI racconta l’incontro fra il colonnello Richard Cantwell (Liev Schreiber) e la contessa Renata Contarini (Matilda De Angelis) nella splendida cornice della laguna veneziana.
Siamo nel Secondo Dopoguerra e il colonnello Cantwell, malato terminale, decide di recarsi a Venezia con il pretesto di un’ultima caccia alle anatre. Tormentato dagli orrori visti e perpetrati durante tutte e due le guerre, in realtà il suo viaggio vuole essere una resa dei conti con il passato. Appena arrivato a Venezia incontra Renata, giovane contessa destinata a nozze con Antonio per salvare la sua famiglia dalla miseria e anche lei tormentata dalla guerra che le ha portato via il padre. Il tempo che passano insieme sarà una breve parentesi di felicità e spensieratezza nelle loro vite.

Paula Ortiz prova a mettere in scena un romanzo che tratta tutti i temi cari a Hemingway: l’amore, la giovinezza, la guerra e gli anni che passano ma purtroppo non riesce a colpire nel segno perché nessuno di questi temi viene affrontato con profondità. Complici i dialoghi un po’ semplici e una scenografia eccessivamente cinematografica, la storia resta pura finzione e non riesce a coinvolgere le emozioni dello spettatore. I tormenti dei protagonisti vengono più raccontati che interpretati, e anche i personaggi secondari risultano un po’ caricaturali (gli ultimi due fascisti che girano per le vie di Venezia come fossero ancora gli anni Trenta, l’ex colonnello italiano che sembra uscito da un ritratto risorgimentale).

L’unica vincitrice del film è la città di Venezia che da sola si riconferma una grande set cinematografico (anche se qui svuotata dei veneziani, anche se questo destino ha colpito molto dopo la città).

DI LÀ DAL FIUME E TRA GLI ALBERI sarà distribuito nelle sale a partire dal 3 luglio da Pfa films  in collaborazione con L’Altro Film.

 

 

 

Francesca De Santis

 

Eternal – Odissea negli abissi

  • Regia: Ulaa Salim
  • Attori: Simon Sears, Nanna Øland Fabricius, Magnus Krepper, Halldora Geirhõsdóttir
  • Genere: Fantascienza, Drammatico
  • Paese: Danimarca, Islanda, Norvegia
  • Durata: 100′
  • al cinema dal 26 giugno 2025

Un tuffo ipnotico in un abisso mentale.

ll giovane oceanografo Elias si ritrova sospeso tra un amore appena sbocciato — quello per Anita, un’aspirante cantante — e la promessa di una carriera che potrebbe cambiarlo per sempre: unirsi a una missione per studiare una misteriosa frattura sul fondale oceanico, forse collegata a un fenomeno climatico che minaccia di stravolgere gli equilibri del pianeta. Elias sceglie l’abisso, abbandonando Anita e con lei ogni possibilità di un futuro condiviso, convinto che solo così potrà diventare “qualcuno”.

Eternal - Odissea negli Abissi - Film (2024) - MYmovies.it

Ulaa Salim, cineasta danese che con Sons of Denmark (2019) aveva già fatto parlare di sé raccontando una Copenaghen tesa e spaventata, stretta tra terrorismo e paranoia identitaria, torna alla macchina da presa con Eternal cambiando scenario ma non smettendo di esplorare i confini invisibili tra ciò che crediamo di volere e ciò che siamo disposti a perdere pur di ottenerlo.

I rimandi al mare senziente di Solaris sono così evidenti che, se si ha avuto la “sfortuna” di averlo visto e amato, si rischia di precipitare subito in una sensazione di déjà vu: la stazione isolata, le visioni, l’amore perduto che ritorna come un riflesso nell’acqua. Il tema, già ampiamente sdoganato nel genere, fa presagire alcune scene sin dall’inizio, ma non è questo che conta davvero: quello che rimane è come Salim prova comunque a ritagliarsi uno spazio personale, usando l’abisso come metafora di una colpa che continua a gorgogliare dentro.

Eternal – Odissea Negli Abissi - Sentieri Del Cinema

Eternal non è un film che cerca di spiegare o di stupire a tutti i costi: più che altro ti chiede di restare lì, un po’ in apnea insieme a Elias, mentre scendi sempre più a fondo tra quello che poteva essere e quello che ormai non è più.

 

 

 

 

 

 

Miriam Dimase