proiezione e incontro “Le Farfalle della Giudecca”

Associazione Sguardi Altrove in collaborazione con Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano e Municipio 1 presenta: Le Farfalle della Giudecca, di Luigi Giuliano Ceccarelli e Rosa Lina Galantino con la partecipazione di Ottavia Piccolo.

Un viaggio tra i volti, le parole e i sentimenti delle donne carcerate nella Giudecca, capaci di sorprendere tutti, anche loro stesse, diventando guide della Biennale di Venezia.

Martedì 21 ottobre 2025 ore 20.00
CAM Garibaldi, corso Garibaldi 27, Milano
Ingresso gratuito

Con la partecipazione degli autori e di Diana De Marchi, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, Patrizia Rappazzo, direttrice artistica di Sguardi Altrove Women’s International Film Festival e della giornalista Sabina Berra.

Milano, 14 ottobre 2025 – L’Associazione Sguardi Altrove in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano e il Municipio 1 insieme per una serata di riflessione sui confini tra detenzione e riscatto nell’esperienza carceraria. L’evento, in programma martedì 21 ottobre alle ore 20.00 presso CAM Garibaldi nell’ambito del progetto di Sguardi Altrove Diritti Umani e Lavoro, prevede la proiezione del documentario Le Farfalle della Giudecca di Luigi Giuliano Ceccarelli e Rosa Lina Galantino a cui seguirà una conversazione con gli autori e con Diana De Marchi, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, Patrizia Rappazzo, direttrice artistica di Sguardi Altrove Women’s International Film Festival e la giornalista Sabina Berra.

Presentato in prima nazionale durante l’82. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia all’interno della rassegna Isola di Edipo, Le farfalle della Giudecca è un viaggio di 75 minuti nell’unico carcere femminile che ha ospitato, su indicazione di Papa Francesco, un Padiglione della Biennale Arte. Le detenute, introdotte da Ottavia Piccolo, raccontano l’emozione di diventare guide della Biennale, ma anche responsabili di un servizio di lavanderia e stireria che serve i migliori hotel di Venezia, di una sartoria che fa sfilate e veste le madrine del Festival del Cinema, di una cereria artistica, di un reparto di cosmetica. E anche di un orto che vende i suoi ottimi prodotti fuori dal carcere. Un racconto di coraggio e di orgoglio tutto femminile e l’occasione per conoscere un esempio virtuoso di progettualità all’interno di una casa di detenzione e una scommessa riuscita di reinserimento sociale.

«Le Farfalle della Giudecca – sottolinea il co-regista Luigi Giuliano Ceccarelli fa vivere allo spettatore la quotidianità di un carcere, portandolo a rivedere convinzioni e preconcetti di fronte alla sorprendente vitalità, alla ricchezza di umanità e ai tanti sentimenti, delusioni e speranze, che ogni giorno si alternano in un laboratorio di consapevolezza e ricostruzione situato nell’ex monastero della Fondamenta delle Convertite, Giudecca, Venezia». «In questo racconto corale femminile non mancano le voci delle altre donne che vivono il carcere – aggiunge Ottavia Piccolo, voce narrante del film – le agenti di polizia penitenziaria, le insegnanti, le volontarie, le amministratrici, le responsabili delle cooperative che insieme fanno della Giudecca un’esperienza unica, in controtendenza nel sistema carcerario nazionale».

Le farfalle della Giudecca è stato realizzato con il patrocinio di: Ministero della Giustizia, Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano, Patriarcato di Venezia, Comune di Venezia, Hilton Molino Stucky, Società D’Uva-S. Giorgio Cafè, Centre Pompidou-Metz, Fondazione Querini Stampalia, Associazione Antigone.

La direzione

Vi Possiamo Salvare 2 – Kill the System

Vi Possiamo Salvare 2 – Kill the System

Regia: Ivan Brusa Soggetto: Ivan Brusa Sceneggiatura: Ivan Brusa D.O.P. Nicolò Tagliabue Montaggio: Ivan Brusa Musiche: Francesco Tresca Mix audio: Armando Marchetti

CAST: Arianna   EMMA PADOAN, Julian   IVAN BRUSA, Dottoressa Lombardi   NOEMI BERTOLDI, Enea Toccacieli  FRANCESCO ORANGES, Marcello Cosser   DAVIDE COLAVINI, Presidentessa Giovinazzi  NOEMI GIANGRANDE, Agente Colombo  DANIELE GIANGRECO, Signor Cremisi   PAOLO RIVA.

Ivan Brusa torna dietro la macchina da presa con Vi Possiamo Salvare 2 – Kill the System, sequel del pulp-thriller Vi Possiamo Salvare, e lo fa con la consueta dose di ironia, provocazione e caos narrativo. Il regista, noto per il suo stile sopra le righe e l’approccio artigianale al cinema indipendente, costruisce un universo distopico dove la realtà è costantemente messa in discussione.

Ambientato in un futuro prossimo, il film riprende le vicende di Julian e Arianna, già protagonisti del primo capitolo, ora coinvolti in una rete ancora più intricata di manipolazioni mentali, complotti governativi e deliri paranoici. La dottoressa Lombardi, figura enigmatica e ambigua, continua a giocare il ruolo di psicologa e carceriera, mentre nuovi personaggi si aggiungono al cast per complicare ulteriormente la narrazione.

Brusa mescola generi con disinvoltura: thriller, azione, satira politica e suggestioni cyberpunk si fondono in un racconto che non cerca coerenza, ma impatto. La regia è volutamente grezza, con scelte visive che oscillano tra il kitsch e il disturbante. Il montaggio frenetico e le musiche di Francesco Tresca contribuiscono a creare un’atmosfera allucinata, dove il confine tra realtà e finzione si dissolve.

Il sottotitolo Kill the System è una dichiarazione di intenti: il film è una critica feroce (e spesso grottesca) alle istituzioni, alla psichiatria, alla sorveglianza e alla perdita di identità. Brusa non cerca risposte, ma pone domande scomode, lasciando lo spettatore in balia di un mondo dove ogni certezza è ribaltata.

Il cast, composto da volti ricorrenti del cinema underground italiano, offre interpretazioni volutamente sopra le righe, in linea con il tono del film. Ivan Brusa stesso interpreta Julian con una miscela di paranoia e carisma, mentre Emma Padoan e Noemi Bertoldi confermano la loro presenza magnetica.

“Vi Possiamo Salvare 2 – Kill the System” è un’esperienza cinematografica estrema, che non piacerà a tutti, ma che sicuramente non lascia indifferenti. È cinema di resistenza, anarchico e viscerale, che sfida le convenzioni e invita a riflettere – o forse semplicemente a lasciarsi travolgere.

La Redazione

Rossi Crociati

“Rossi Crociati”, prodotto da Michelangelo Film

Regia: Pepi Romagnoli

Produzione: Michelangelo Pastore per Michelangelo Film

Fotografia: Giuseppe Campo, Franco Oberto, Alessandro Pecchi, Sam Jembo

Montaggio: Massimo Germoglio

ROSSI CROCIATI - TRAILER ITA

Documentario creativo, politico e sociale che racconta la figura di Massimiliano Arif Ay, segretario generale del Partito Comunista Svizzero, nato a Bellinzona da padre turco e madre svizzera. Il film ci accompagna nel cuore del Canton Ticino, a ridosso delle elezioni, per esplorare il ruolo del Partito Comunista in una Svizzera apparentemente immune ai grandi sconvolgimenti europei.

Il documentario segue la vita riservata e idealista di Massimiliano, che diventa simbolo di un’idea di futuro per i giovani militanti. Attraverso la sua esperienza, il film indaga sulle contraddizioni di un sistema politico svizzero che convive con disagi economici e culturali, evidenzia il ruolo della militanza giovanile con l’impegno politico come forma di resistenza e la tensione tra stabilità istituzionale e cambiamento sociale.

Rossi Crociati è un documentario che illumina una realtà poco raccontata, con sensibilità e rigore. Un’opera che invita a interrogarsi sul significato dell’impegno politico oggi, anche in contesti apparentemente “neutrali” come la Svizzera.

Un documentario che pulsa di vita, di idee, di coraggio. Un film che non si limita a raccontare, ma ci chiama in causa. Perché il rosso, in fondo, è il colore della passione, un film che parla di noi, di chi sogna, di chi lotta, di chi non si arrende. È un invito a guardare oltre il presente, a credere che anche in un piccolo angolo di mondo può nascere una rivoluzione.

Giovanni De Santis