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Le parole del cinema: décadrage

Di solito nel cinema si cerca di valorizzare il centro dell’inquadratura, dove si collocano gli elementi (soggetti e oggetti) chiave dell’azione. E’ il principio della “centratura” al quale si contrappone quello del “décadrage” (in italiano anche se poco usato viene detta “disinquadratura“), ovvero il decentramento degli elementi importanti al margine dell’inquadratura, così da ottenere un immagine volutamente sbilanciata. E’ un meccanismo mutuato dalla pittura di fine ‘800 di pittori come Degas e Caillebotte che ricercavano una tensione visiva attraverso lo squilibrio dell’immagine. Tale squilibrio può essere diegetico quando assume la valenza di punto di vista di un personaggio come ad esempio “in Notorious- L’amante perduta” di Alfred Hitchcock, è riprodotto il punto di vista dell’attrice stesa su un letto con un forte mal di testa, Hitchcock vuole rendere l’idea della percezione distorta che l’attrice ha in quella posizione e in quelle condizioni psico-fisiche, oppure extra-diegetico quando utilizzato del regista in funzione narrativa come in “Vive L’Amour” del regista taiwanese Tsai Ming-Liang che spesso ritrae i protagonisti in inquadrature asimmetriche che i loro corpi non riescono volutamente a riempire, espediente con cui il regista suggerisce un senso di incompletezza delle loro vite. Infine il “récadrage” è il processo inverso per cui, partendo da una situazione decentrata, si procede tramite movimenti della macchina da presa a riportare al centro dell’inquadratura gli elementi chiave.

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autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.