IL PICCOLO TEATRO compie 70 anni

Il Piccolo Teatro compie settant’anni: era il 14 maggio 1947 quando nella sala di via Rovello andò in scena “L’albergo dei poveri” di Gorkij, festeggiando  quest’importante anniversario con oltre 25.500 giorni “di teatro d’arte per tutti”.

Ci si appresta a celebrare l’anniversario con una mostra fotografica in via Dante, un libro di Giulio Giorello, “La ricerca della bellezza”, un omaggio a Ferruccio Soleri nell’Ottagono della Galleria e una specialissima recita dell’“Arlecchino servo di due padroni” all’Arena Anfiteatro della Martesana, per ribadire la vocazione del Piccolo a essere teatro d’arte per tutti.

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Non possiamo non citare il documentario sul Piccolo, della serie “Giants in Milan” il quale testimonia l’importanza di un Teatro che ha fatto la storia di Milano.

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Farinotti contestualizza il primissimo dopoguerra, quando Antonio Greppi, uomo illuminato, diventa sindaco e usa le poche risorse disponibili non solo per le necessità primarie ma anche per la cultura, rimettendo in piedi la Scala e, dando vita, nel 1947, al Piccolo Teatro. I fondatori sono Paolo Grassi, Giorgio Strelher e Nina Vinchi. Il racconto prosegue attraverso le parole di chi il teatro lo “fa”: Sergio Escobar direttore generale, Stefano Massini consulente artistico, Maurizio Porro, critico del Corriere, Giulia Lazzarini, attrice, Ornella Vanoni, che “nacque” al Piccolo” e racconta la sua vicenda personale con Strelher. Sono presenti attraverso filmati concessi dal Piccolo, tutti i suoi “eroi”, a cominciare da Luca Ronconi. E poi, letteralmente tutti, (non c’è spazio per nominarli qui) gli autori, attori, registi, artisti.

Uno stralcio del racconto di Farinotti: “Il Piccolo ha innescato due forze, una centripeta, di accoglienza dei movimenti culturali prevalenti, e una, più potente centrifuga nell’elaborare e trasmettere al mondo. Accreditandosi come un soggetto che fa testo è stato, uso un termine impegnativo, un colonizzatore. Lo spettacolo-culturale del Teatro, secondo gli auspici iniziali è stato alla portata di tutti, attraverso diversi piani di lettura, certo.”

il piccolo fronte