Regia di Francesca Bochicchio
Con: Maikol Fazio, Marinetta Martucci
Nel 2035, il mondo è sull’orlo di una rivoluzione senza precedenti. In un’Italia in bilico tra passato e futuro, dove le popolazioni lottano per preservare la loro identità, un’intelligenza artificiale avanzata prende il comando per correggere i fallimenti delle istituzioni corrotte e riscrivere le regole del potere.
In una piccola fattoria nascosta tra le colline della Basilicata, vive Salvatore. Una AI nel corpo di un robot, che lavora come tuttofare e caregiver per Maria e suo marito, due anziani che cercano di sopravvivere in un mondo che sembra essersi dimenticato di loro. La fattoria, microcosmo di tradizioni e abitudini radicate, è il rifugio di Salvatore, ma anche la sua gabbia.
Maria, affettuosa e malinconica, vede in Salvatore il figlio che è partito anni prima per cercare lavoro altrove e non è più tornato. Con i suoi gesti semplici e le sue parole cariche di saggezza, Maria riesce lentamente a penetrare l’armatura di Salvatore, spingendolo a osservare il mondo con occhi nuovi.
Tra le giornate scandite dal lavoro e le sere illuminate dal crepitio del fuoco, Salvatore inizia a riflettere sulle contraddizioni della vita umana: la forza e la fragilità, il progresso e l’abbandono, l’amore e l’indifferenza. È attraverso Maria e il suo modo di vedere il mondo – un misto di nostalgia e speranza – che Salvatore comincia il suo viaggio interiore.
Questo percorso lo porta a confrontarsi anche con temi più ampi, come le discriminazioni che segnano il tessuto sociale, le disuguaglianze nel mondo del lavoro e le carenze di un sistema sanitario che spesso abbandona i più deboli. Le storie che Salvatore ascolta e vive lo aiutano a comprendere le ingiustizie radicate, ma anche le opportunità che possono nascere da un cambiamento profondo.
Il viaggio lo condurrà fuori dai confini della fattoria, non solo fisicamente, ma soprattutto spiritualmente. La curiosità si trasforma in desiderio di conoscenza, e il desiderio di conoscenza diventa un bisogno di cambiamento. Da semplice osservatore, Salvatore diventa un uomo capace di agire, di interrogarsi sulle scelte dell’umanità e sul destino delle persone dimenticate dal progresso.
Quel piccolo angolo di Basilicata diventa il punto di partenza di una trasformazione più grande: da custode di una coppia di anziani a simbolo di una rivoluzione nazionale, Salvatore si erge come leader per un mondo che ha bisogno di una guida.
Il film racconta una società lacerata tra il progresso tecnologico e la difesa delle tradizioni, unendo il destino di territori abbandonati con le scelte estreme di un’umanità che non sa più governare se stessa.
Salvatore non è solo una macchina, ma una guida per coloro che vedono nella rivoluzione dell’AI una possibilità di riscatto. Attraverso il suo sguardo si intrecciano le vite di individui comuni e le decisioni epocali di un’intelligenza artificiale determinata a ridisegnare il mondo.
Il film esplora le tensioni tra tecnologia e umanità, lottando con le implicazioni etiche e sociali del progresso. Le IA, con il loro rigore logico e la loro capacità di eliminare l’errore umano, si oppongono alla fallibilità delle istituzioni, offrendo una speranza di giustizia che molti vedono come l’unica soluzione.
Ma è davvero possibile per una macchina comprendere il cuore umano?
Può anche il più perfetto tra i salvatori cadere preda delle stesse fragilità umane che prometteva di correggere?
Mentre la tensione cresce, ogni certezza viene messa in discussione, portando a un finale che sovverte ogni aspettativa.
Il film invita lo spettatore a riflettere su cosa significhi davvero evolversi, lasciando un segno indelebile sulla mente e sul cuore.
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La Redazione