Regia: Mirko Zullo
Cast: Carlo Verdone, Urs Althaus, Lino Banfi, Mirella Banti, Jerry Calà, Renato Casaro, Pippo Franco, Marco Giusti, Sergio Martino, Luc Merenda, Oliver Onions, Andrea Roncato, Carmen Russo, Gigi Sammarchi, Mario Sesti, Enrico Vanzina, Alvaro Vitali, Bruno Zanin
Dal 23 ottobre 2025 arriva al cinema in anteprima nazionale Il Bar del Cult, il docufilm che celebra la grande commedia italiana

Un viaggio emozionante e nostalgico nel cuore pulsante della commedia italiana: dal 23 ottobre 2025 arriva nelle sale in anteprima nazionale Il Bar del Cult, con distribuzione nei cinema per tutto novembre e dicembre, accompagnata da proiezioni speciali e serate evento in diverse città italiane.
Il docufilm, diretto da Mirko Zullo, scritto insieme a Rocco De Vito, prodotto da Chapeau Films Italy in collaborazione con Piemonte Film Commission e distribuito da Santelli Pictures, nasce dal desiderio di raccontare e celebrare gli anni d’oro della commedia italiana, i Settanta, Ottanta e Novanta, decenni in cui questo genere ha saputo narrare l’Italia con ironia, leggerezza e profondità, mettendo in scena vizi, virtù e trasformazioni di un Paese in continuo cambiamento.

Attraverso testimonianze inedite di grandi protagonisti del cinema e dello spettacolo, tra cui Carlo Verdone, Lino Banfi, Jerry Calà, Enrico Vanzina, Carmen Russo, Pippo Franco, Alvaro Vitali, Urs Althaus, Bruno Zanin, Oliver Onions, Marco Giusti, Mario Sesti, Sergio Martino, Mirella Banti, Andrea Roncato e Gigi Sammarchi, il docufilm offre un ritratto autentico e appassionato di un’epoca irripetibile, fatta di film cult che hanno segnato intere generazioni.
Con Il Bar del Cult, Mirko Zullo firma un omaggio sincero e necessario alla commedia italiana, il genere che più di ogni altro ha saputo raccontare l’italianità nel mondo, tra sorriso e riflessione, leggerezza e profondità.
La Redazione


Un esempio è Amerikatsi: un film da botteghino con anima culturale.




La rivoluzione digitale ha cambiato tutto. Le piattaforme di streaming hanno reso i film accessibili ovunque e in qualsiasi momento, ma hanno anche frammentato l’esperienza. Il pubblico si è abituato alla comodità, mentre le sale faticano a riconquistare il loro ruolo. I film indipendenti, d’autore o sperimentali spesso non trovano spazio, schiacciati da logiche di mercato che premiano solo ciò che è immediatamente redditizio.






Presentato in prima nazionale durante l’82. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia all’interno della rassegna Isola di Edipo, Le farfalle della Giudecca è un viaggio di 75 minuti nell’unico carcere femminile che ha ospitato, su indicazione di Papa Francesco, un Padiglione della Biennale Arte. Le detenute, introdotte da Ottavia Piccolo, raccontano l’emozione di diventare guide della Biennale, ma anche responsabili di un servizio di lavanderia e stireria che serve i migliori hotel di Venezia, di una sartoria che fa sfilate e veste le madrine del Festival del Cinema, di una cereria artistica, di un reparto di cosmetica. E anche di un orto che vende i suoi ottimi prodotti fuori dal carcere. Un racconto di coraggio e di orgoglio tutto femminile e l’occasione per conoscere un esempio virtuoso di progettualità all’interno di una casa di detenzione e una scommessa riuscita di reinserimento sociale.






La sua carriera è segnata da capolavori che hanno fatto la storia del cinema, dal ruolo cult in “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, dove ha interpretato Kay Adams con intensità e delicatezza, fino alle commedie romantiche e alle pellicole femminili che ne hanno esaltato lo spirito libero, fra tutte “Io e Annie” di Woody Allen che le valse l’Oscar come migliore attrice.