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Due Piccoli Italiani

Due piccoli italiani è un film del 2018, l’opera prima di Paolo Sassanelli
con Paolo Sassanelli, Francesco Colella, Rian Gerritsen e Marit Nissen.

L’attore Paolo Sassanelli, al suo esordio come regista, ci racconta l’avventura onirica di due pugliesi, diventati amici incontrandosi in ambienti che la società odierna non riesce più a gestire: i TSO (trattamento sanitario obbligatorio).
Felice (interpretato dallo stesso Sassanelli) ha subito un trauma nell’infanzia che lo ha bloccato ad un’età mentale adolescenziale.


Salvatore (Francesco Colella) soffre di impotenza, più mentale che fisica, che lascia segni indelebili nella sua personalità.
Attraverso il loro rapporto emergono, anche in tono comico, da un lato i muri che le strutture socio sanitarie spesso costruiscono su una differenza che non esiste, e dall’altra parte l’accoglienza e l’integrazione che persone sconosciute o appena conosciute sanno creare, trattando i cosiddetti diversi senza pregiudizi, facendo superare le loro paure e inibizioni.
La gioia di esistere e la prova di affetto, nata dall’incontro con Anke (Rian Gerritsen), farà nascere un triangolo di relazioni tipiche della “famiglia moderna”, allo stesso tempo bizzarra e serena.


“Due piccoli italiani” di avvale di location interessanti (si parte da un paesino della Puglia e si arriva al nord dell’Europa), un’ottima fotografia, una regia ben orchestrata e tre attori protagonisti che reggono la scena in maniera egregia.
Attraverso una serie di metafore, il regista riesce a scoprire il lato debole, la mancanza di professionalità e la scarsa capacità di saper gestire situazioni delicate del sistema sanitario, dove aiutare gli ultimi sembra una missione impossibile.

Giovanni De Santis

Al cinema dal 14 Giugno

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.