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Il risultato del vero cinema Indie: MI FACCIO DI ROCK’N’ROLL

Il risultato del vero cinema Indie, da i suoi frutti.

Mi faccio di rock’n’roll: il film che prende a calci il cinema italiano

Altro che Tarantino. Rocco Marino non lo cita, lo brucia. Mi faccio di rock’n’roll è il film che il sistema non voleva, che i festival hanno ignorato, che le piattaforme hanno temuto e che il pubblico ha adorato. Un’opera punk, sporca, eccessiva, che fa saltare in aria le regole del cinema indipendente italiano con la grazia di una molotov lanciata in un teatro borghese.

Perché è il caso dell’anno?

Perché non chiede il permesso. Lo prende.

Perché non cerca fondi pubblici, cerca adrenalina.

Perché non si rivolge al pubblico, lo sfida.

Perché Milano non è sfondo, è ferita aperta.

Perché ogni personaggio è una mina vagante, ogni dialogo una rasoiata.

Cinema o sabotaggio?

Marino gira come se avesse rubato la cinepresa. Monta come se stesse scappando dalla polizia. Distribuisce come se fosse un hacker. Il risultato? Un film che non si guarda, si subisce. E che lascia il segno.

Tarantino? Forse. Ma qui c’è di più. C’è l’Italia che non si vede. Quella delle notti sbagliate, dei sogni tossici, delle verità che non entrano nei bandi ministeriali. Mi faccio di rock’n’roll è il manifesto di una generazione che non vuole essere educata, ma disturbata.

Rocco Marino con Veleno production, firma il caso indie dell’anno. Un contest musicale truccato, un testimone scomodo, una Milano che brucia. Altro che Tarantino. Qui si gioca sporco.

Disponibile ora su Amazon Prime. #MiFaccioDiRocknRoll #RoccoMarino #CinemaIndie #FilmCheSpacca #MilanoPulp #IlCinemaCheDisturba #velenoproduction

 

Giovanni De Santis

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.