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La Grazia

Regia Paolo Sorrentino

Cast: Toni Servillo, Anna Ferzetti, Orlando Cinque, Massimo Venturiello, Milvia Marigliano

Genere: Drammatico, – Italia, 2025, durata 131 minuti.

Con La Grazia, Paolo Sorrentino inaugura la 82ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia con un’opera che segna un punto di svolta nella sua filmografia: meno barocca, più trattenuta, ma non per questo meno potente. Il regista napoletano abbandona le vertigini visive de La grande bellezza e Youth per abbracciare una sobrietà formale che si fa specchio di un protagonista tormentato, interpretato con rigore e profondità da Toni Servillo.

La Grazia: tutto ciò che c'è da sapere sul nuovo film di Paolo ...

Il film si articola attorno a tre dilemmi morali che il Presidente della Repubblica Mariano De Santis deve affrontare negli ultimi mesi del suo mandato: una legge sull’eutanasia, due richieste di grazia, e un passato personale che riemerge con forza. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Sorrentino, è calibrata con precisione chirurgica: ogni dialogo è cesellato, ogni silenzio è eloquente. La narrazione procede con lentezza meditativa, riflettendo il peso delle decisioni e la solitudine del potere.

Servillo offre una performance di rara intensità, incarnando un uomo che si muove tra la rigidità istituzionale e le crepe interiori. Il suo De Santis è un personaggio che vive nel paradosso: soprannominato “Cemento Armato” per la sua incrollabile fermezza, ma attraversato da dubbi che lo rendono profondamente umano. Anna Ferzetti e Milvia Marigliano completano il cast con interpretazioni misurate, capaci di dare corpo a figure femminili che fungono da contrappunto emotivo e morale.

Sorrentino rinuncia ai virtuosismi per adottare una regia più contenuta, quasi ascetica. I movimenti di macchina sono minimi, i colori desaturati, gli ambienti istituzionali dominano la scena con la loro freddezza. Ma è proprio in questa sottrazione che il regista trova nuova forza espressiva: La Grazia è un film che parla attraverso ciò che non mostra, che suggerisce più di quanto dichiari. La fotografia di Luca Bigazzi accompagna questa scelta con una luce che scolpisce i volti e amplifica il senso di sospensione.

La Grazia, cosa sapere sul nuovo film di Paolo Sorrentino con Toni ...

Il film è una riflessione sulla responsabilità, sulla fede, sul perdono. Ma è anche una critica sottile alla macchina dello Stato, alla sua inerzia, alla sua ambiguità morale. Sorrentino non prende posizione, ma pone domande scomode: può un uomo decidere della vita e della morte altrui? Esiste una grazia che non sia solo giuridica, ma anche spirituale? In questo senso, La Grazia è un’opera che si colloca nel solco del cinema civile italiano, pur mantenendo la cifra autoriale del suo regista.

La Grazia è un film che richiede attenzione, pazienza, disponibilità all’ascolto. Non cerca il consenso facile, ma invita alla riflessione. È il Sorrentino più maturo, più essenziale, forse anche più vulnerabile. Un’opera che non brilla per spettacolarità, ma per densità etica e rigore formale. Un’apertura perfetta per una Mostra che sembra voler tornare a interrogarsi sul senso del cinema e del potere.

Una nota divertente è d’obbligo, il cognome dato al Presidente mi ricorda un altro film interpretato da Antonio Albanese, per un altro politico integerrimo. Non si starà mica coniando un “cognomen” omen? De Santis una garanzia.

Uscita cinema giovedì 15 gennaio 2026

 

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