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L’ESORCISMO DI EMMA SHMIDT

USA 2025
regia: David Midell
TRAILER

“L’esorcismo di Emma Schmidt” racconta uno dei casi di esorcismo più noti e più documentati della storia.
È il 1928, siamo nell’Iowa, USA. Il parroco della chiesa di St. Joseph, Padre Joseph Steiger, viene precettato senza troppi complimenti dal suo vescovo a cedere la parrocchia per praticare un esorcismo sulla giovane Emma Schmidt. A compiere questo difficile compito sarà l’anziano ed esperto Padre Theophilus Riesinger. L'esorcismo di Emma Schmidt - The Ritual. Una storia vera

ll conflitto di base è tra il prete anziano (interpretato da un Al Pacino perfettamente nel ruolo e con una recitazione molto sobria rispetto ai suoi precedenti) e il parroco, poco incline al soprannaturale, che insiste affinché si diano delle cure mediche adeguate alla ragazza invece di insistere nell’esorcismo che sembra danneggiarla. Si aggiungeranno poi le suore, che vivono in un convento attiguo alla parrocchia, ad osteggiare il giovane parroco sempre più in crisi personale.
Intanto tutti, dalla Madre Superiora a padre Riesinger, iniziano ad essere perseguitati da una presenza demoniaca che li minaccia di uccidere la ragazza se insisteranno nel rito.

La sceneggiatura si dipana senza eccessi ma senza mai far cadere la tensione. Alla povera Emma accadono cose spiacevoli e inquietanti ma senza arrivare agli effetti grotteschi della testa che gira a 360 gradi o a varie trasformazioni mostruose.
I limiti del racconto risiedono nella deludente interpretazione di Dan Stevens, che non riesce a dare consistenza al personaggio del parroco, e alla scelta registica un po’ desueta e fuori luogo del costante utilizzo della macchina a mano, forse nel tentativo di restituire un senso di immediatezza che finisce invece per rendere meno efficaci alcuni passaggi, espressioni intense e azioni interessanti.
Nel complesso un buon film per gli amanti del genere, cosa non scontata visto il recente naufragio dell’ultimo capitolo della serie “L’Esorcista”.

 

 

 

 

Bruno Di Marcello

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.