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Mother’s Baby

  • Regia: Johanna Moder
  • Attori: Marie Leuenberger, Hans Löw, Claes Bang, Julia Franz Richter
  • Genere: Drammatico, Thriller
  • Paese: Austria, Svizzera, Germania
  • Durata: 107′
  • Berlinale: Johanna Moders „Mother‘s Baby“ und vom Horror namens ...

Julia (Marie Leuenberger) una famosa direttrice di orchestra e suo marito Georg (Hans Löw) desiderando ardentemente un figlio, si rivolgono al dottor Vilfort (Claes Bang), uno specialista della fertilità, per sperimentare una nuova terapia. Tuttavia dopo il parto la presenza del bambino metterà a dura prova il loro matrimonio in quanto Julia sospetta che il bambino non sia il suo.

Oscillando tra idealizzazione e realismo , la maternità viene spesso rappresentata affrontando temi come la depressione post-partum e il conflitto tra identità personale e ruolo materno. “Mother’s Baby”, presentato al 75° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, esplora l’alienazione materna attraverso una narrazione che mantiene alta la suspense, ma che non riesce a trasmettere appieno le sfumature psicologiche di una madre che fatica ad accettare la responsabilità del nuovo ruolo. Il film si concentra principalmente sull’aspetto thriller, mantenendo alta la tensione e l’incertezza riguardo alla realtà percepita dalla protagonista. Tuttavia, questa enfasi sul genere limita l’approfondimento delle dinamiche emotive e psicologiche legate alla maternità, rendendo difficile la piena connessione con le esperienze interiori di Julia.

'Mother's Baby' Director Johanna Moder on Berlin Film, Claes Bang

In conclusione, “Mother’s Baby” offre una rappresentazione interessante dell’alienazione materna attraverso il thriller psicologico, ma la sua efficacia è limitata dalla mancanza di una profonda introspezione emotiva, che avrebbe potuto arricchire la narrazione e offrire una visione più completa delle complessità psicologiche associate alla maternità.

Miriam Dimase

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.