Anno: 2025
Regia: Fabrizio Maria Cortese
Poveri noi racconta la parabola discendente della ricca famiglia Mariani verso una vita normale ai limiti della povertà, a causa di un investimento sbagliato del capofamiglia. 
Una storia ben calata nella realtà dell’Italia e del mondo di oggi in cui i soldi non sono il frutto del lavoro e dell’ingegno ma di una serie di operazioni di borsa, e possono andar via con la stessa velocità alla quale sono arrivati, assieme a tutti gli oggetti a cui ci leghiamo, come le auto di lusso e altri simboli di uno status, e purtroppo assieme agli amici che lo sono fino a quando hai la carta di credito pienamente funzionante. A quel punto non torni ad essere un medio borghese, classe sempre meno presente nel tessuto sociale, ma vai direttamente negli inferi del lavoro precario, in un tugurio disperso in un piccolo paese. E per il fatto di avere almeno un tetto sulla testa devi ringraziare anche il vecchio compagno di scuola, che nonostante il disprezzo che gli hai riservato a causa di una incomprensione da ragazzi, continua a volerti bene e a darti una mano nel momento del bisogno.
A dispetto di alcuni limiti, come la fotografia un po’ televisiva e un eccesso di dialoghi didascalici, Poveri noi spicca per una certa freschezza, dovuta soprattutto all’affiatamento degli interpreti, tutti adatti al proprio ruolo e evidentemente a proprio agio in questa piacevole commedia, che si prende la briga di non restare in superficie ma provare a raccontare il mondo attraverso la lente dell’ironia, come dovrebbe fare ogni commedia che si rispetti.
Bravi Paolo Ruffini e Ilaria Spada, Ricky Memphis e Mariagrazia Cucinotta, che incarnano le due coppie protagoniste, ma anche i ragazzi che interpretano i loro figli, che speriamo di ritrovare nei prossimi anni in ruoli adatti al loro talento.

Bruno Di Marcello