In un piccolo paese della Polonia rurale del 1989, Andrzej (Małgorzata Hajewska-Krzysztofik) sa di non essere come i suoi coetanei. Divenuto marito e padre, decide comunque di intraprendere un percorso per diventare donna. Il suo viaggio, durato quarantacinque anni, sarà costellato di sacrifici e pregiudizi. Andrzej si troverà di fronte a dolorose e importanti scelte, riguardanti anche la sua famiglia.
Il film di Malgorzata Szumowska e Michal Englert, presentato alla Mostra di Venezia 2023, è il racconto di una storia individuale e di una storia collettiva che si intrecciano, ed è la storia delle difficoltà di affermazione della propria individualità in un paese, la Polonia appunto, che fa fatica ad accettare situazioni che in altre parti del mondo sono diventate da tempo norme sociali.
Aniela (il nuovo nome femminile di Andrzej) è disegnata dai registi come persona che cerca solo di affermare quello che è. Il film la dipinge come persona che va oltre all’affermazione di essere donna, lei vuole essere “normale” e poter affermare la propria individualità. Malgorzata Szumowska, una delle due autrici, prosegue con questa pellicola la sua riflessione spietata sul suo Paese natale. Se sul piano politico- collettivo la situazione è arretrata, nel film troviamo invece delle figure che, non senza difficoltà iniziali, accettano le scelte di Andrzej, in primis la moglie e poi anche i figli.
Il personaggio della moglie (Anna Tomaszewska) è rappresentato con estrema delicatezza, in tutta la sua sofferenza nell’accettare un uomo che continua ad amare anche dopo la trasformazione.
Le sequenze sui rapporti individuali sono emotivamente tra le più toccanti.
Più di due ore di film da una parte servono ad accentuare la fatica da parte di Aniela di farsi accettare in ben quarantacinque anni di battaglie, per lo più individuali, ma in alcuni momenti sembrano eccessivi e appesantiscono un po’ il racconto.
Una menzione speciale va alla grande prova dell’attrice Małgorzata Hajewska-Krzysztofik.
Il film si chiude nel 2023, con un forte messaggio politico nei confronti della complessa situazione polacca riguardo al tema proposto.

Serena Pasinetti