HANS ZIMMER & FRIENDS: DIAMOND IN THE DESERT

Regia: Paul Dugdale 

Hans Zimmer & Friends: Diamond in the Desert” è un’opera che cerca di catturare la maestosità delle composizioni di Zimmer in un contesto live spettacolare, ma si può dire che si presti più ai fan irriducibili della musica cinematografica che a un pubblico generalista. Diretto da Paul Dugdale, il film intreccia esibizioni potenti con interviste e dietro le quinte, offrendo uno sguardo privilegiato nel processo creativo del celebre compositore.

Il cuore del film è, senza dubbio, la performance musicale. Zimmer è accompagnato da una band straordinaria e un’orchestra internazionale, che restituiscono le sue iconiche colonne sonore con energia e precisione. Tuttavia, nonostante la qualità tecnica impeccabile, il film soffre in parte di un ritmo narrativo che talvolta si dilunga, e di un focus che rimane strettamente confinato all’adorazione del mito Zimmer senza esplorare aspetti più critici o controversi della sua carriera.

Visivamente, “Diamond in the Desert” eccelle, con riprese che valorizzano la grandiosità delle location, in particolare l’Al Wasl Plaza di Dubai. Tuttavia, alcuni potrebbero trovare la regia un po’ troppo indulgente, con lunghe sequenze che, seppur spettacolari, possono sembrare eccessive.

In sintesi, “Hans Zimmer & Friends: Diamond in the Desert” è un tributo lussuoso e appassionato, ma forse non totalmente equilibrato. Per gli amanti delle sue colonne sonore, è un’esperienza immersiva e affascinante; per gli spettatori alla ricerca di una narrazione più sfaccettata o di nuove prospettive, potrebbe risultare meno incisivo.

Hans Zimmer ha dichiarato: “Il tour Hans Zimmer Live è stata una delle esperienze più emozionanti della mia carriera e sono entusiasta di proporla al pubblico dei cinema di tutto il mondo con Diamond in the Desert.

Paul Dugdale ha aggiunto: “È stato un piacere e un onore collaborare con Hans Zimmer a questo film e un’opportunità straordinaria ed entusiasmante per comporre immagini su una tavolozza così varia e ampia di musica e performance.

Marc Allenby, CEO di Trafalgar Releasing, ha spiegato: “Come ammiratori di lunga data del lavoro di Hans Zimmer, siamo orgogliosi di portare la sua ambiziosa esperienza concertistica nei cinema di tutto il mondo.

 

Venerdì 21 marzo, solo per una notte.

Giovanni De Santis

34° FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA – FESCAAAL

La 34ª edizione del Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina – FESCAAAL si terrà dal 21 al 30 marzo 2025 in sala a Milano e in streaming in tutta Italia su MYmovies.it.

10 giorni di proiezioni, 44 film di cui 25 prime italiane e 1 prima mondiale, tavole rotonde, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei 3 continenti che si terranno nelle seguenti location: Cinema Godard di Fondazione Prada, Cineteca Milano Arlecchino, Auditorium San Fedele, Festival Center.

9 giorni di proiezioni online grazie alla partnership con MYmovies.

La 34° edizione del FESCAAAL segna l’inizio di una collaborazione tra COE ETS e la Fondazione Terre des Hommes Italia, con l’obiettivo di arricchire ulteriormente la proposta culturale, l’attenzione a bambini, bambine, adolescenti e giovani e il coinvolgimento del territorio.

Ad anticipare l’inizio del festival, giovedì 20 marzo alle 18:30 si terrà un evento speciale organizzato in collaborazione con ENI (main sponsor del FESCAAAL) dal titolo “Un documentario d’impresa: Oduroh. Eni, il cinema e l’Africa” seguito dalla proiezione del cortometraggio Oduroh, di G. Bovay (1964), da un rinfresco e dalla proiezione, in anteprima nazionale, del film Searching for Amani, di D. Aroko, N. Gormley (Kenya/USA, 2024).

La PROGRAMMAZIONE CINEMATOGRAFICA del 34° FESCAAAL prenderà ufficialmente il via venerdì 21 marzo con la Cerimonia d’apertura che sarà ospitata nel Cinema Godard di Fondazione Prada. A inaugurare il festival sarà l’anteprima nazionale del film La cocina (Messico/ USA). Quarto lungometraggio di Alonso Ruizpalacios, La cocina è stato selezionato in concorso alla Berlinale 2024 e ha in seguito conquistato nove premi nei festival internazionali. Interpretato da Rooney Mara (Il diavolo veste Prada, Carol) e dal talento messicano Raúl Briones, è un vorticoso ed emozionante adattamento dell’opera teatrale The Kitchen di Arnold Wesker. Il film ci trascina dietro le frenetiche quinte di un ristorante di Manhattan, animato da personale multietnico proveniente da ogni angolo del mondo. Quando alla cassa mancano dei soldi, tutto lo staff – in gran parte migranti senza documenti – finisce sotto indagine. Il film sarà distribuito prossimamente nelle sale italiane da Teodora Film.

Il festival si articolerà in 7 sezioni: Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo (Fiction e Documentari), Concorso Cortometraggi Africani, Concorso Extr’A riservato a film italiani che si confrontano con altre culture; Sezione Flash con anteprime e film evento; Sezione “E tutti ridono…” riservata alle migliori commedie dai tre continenti, Sezione Fuoriconcorso e Omaggio a Alonso Ruizpalacios in collaborazione con Fondazione Prada.

Dal 24 al 31 marzo, come sempre nella cornice del FESCAAAL, arriva anche la 6a edizione del MiWorld Young Film Festival – MiWY, primo e unico festival di cinema per le scuole in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie e delle culture di Africa, d’Asia e America Latina e allo scambio interculturale, che si terrà in modalità ibrida, in sala e online. Le proiezioni sia in presenza che online sono gratuite. In presenza avranno luogo in sala a Milano, Lecco, Lodi, Torino e Catania; le proiezioni online, invece, saranno fruibili sulla piattaforma MYMovies.it. Destinatarie le classi delle scuole secondarie di 1° e 2° grado di tutta Italia. In sala sono previsti interventi di registe e registi. Tutte le classi partecipanti concorrono all’assegnazione del Premio al miglior lungometraggio e miglior cortometraggio in programma.

Consigliamo comunque di consultare il sito per vedere la programmazione completa dei film in concorso nelle sette sezioni ma anche il programma dei TALK e delle tavole rotonde: www.fescaaal.org
www.miwy.org email [email protected]

La direzione

 

MR. MORFINA

Regia: Dan Berk, Robert Olsen
Attori: Ray Nicholson, Amber Midthunder, Jack Quaid, Matt Walsh, Jacob Batalon
Genere: Azione, Commedia, Thriller
Paese: Usa
Durata: 110’

Al cinema dal 27 marzo 2025

Nate (Jack Quaid) è un uomo comune con un dono unico: non sente dolore. Quando la ragazza dei suoi sogni (Amber Midthunder) viene rapita, questa peculiarità diventa la sua arma più potente per salvarla.

Mr. Morfina - film: dove guardare streaming onlineIl film Mr. Morfina, con protagonista Dennis Quaid, si presenta come un thriller che parte in modo pacato ma progressivamente si trasforma in una spirale di violenza che rischia di sfociare nell’eccesso. La pellicola introduce inizialmente un’atmosfera intrigante e tesa, con un ritmo lento ma avvolgente che lascia presagire una narrazione ben costruita. Tuttavia, man mano che la trama si sviluppa, la tensione si tramuta in una sequenza crescente di scene crude e raccapriccianti che, pur cercando di mantenere alta l’adrenalina, finiscono per sfiorare l’assurdo.

Se da un lato questo crescendo può essere interpretato come una scelta stilistica per rappresentare il caos crescente nella storia, dall’altro il risultato appare eccessivo e in alcuni momenti persino grottesco. La violenza, spinta fino all’estremo, si avvicina ai toni di una barzelletta mal riuscita, con alcune sequenze che sembrano tratte da vignette umoristiche piuttosto che da un thriller avvincente. Una delle criticità principali risiede nella durata del film: alcune scene sembrano superflue e contribuiscono a rendere il ritmo eccessivamente veloce, facendo perdere coerenza alla tensione accumulata nella prima parte.

Nonostante queste pecche, Mr. Morfina riesce comunque a proporre una performance convincente da parte di Dennis Quaid, che interpreta con intensità un personaggio complesso. Tuttavia, la trama risulta prevedibile e priva di sorprese, rendendo il film un’occasione mancata per offrire un thriller davvero memorabile.

 

 

 

 

 

Miriam Dimase