33° FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA – FESCAAAL 

Three is Perfection 

A MILANO E ONLINE SU MYmovies.it 

DAL 3 al 12 MAGGIO 2024   

La 33ª edizione del Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina – FESCAAAL si terrà dal 3 al 12 maggio 2024 in sala a Milano e in streaming in tutta Italia su MYmovies.it, uno spostamento temporaneo del festival dalle date abituali di fine marzo. 

Il cinema è una finestra sul mondo, come recita il titolo di una sezione del festival – afferma l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –: uno strumento per comprendere diversi punti di vista e prospettive su temi universali, in un orizzonte che è tanto globale quanto multiculturale. I miei migliori auguri alla 33ª edizione del festival, che offre a tutti noi l’opportunità di allargare l’orizzonte della nostra conoscenza, viaggiando nella bellezza di film selezionati con cura per garantire allo spettatore uno sguardo vasto e plurale.    

L’immagine e il claim di questa 33ª edizione – dichiarano le direttrici artistiche Annamaria Gallone e Alessandra Speciale si ispirano al numero 3, ai 3 continenti che da 33 edizioni scendono in campo a Milano con alcune tra le migliori produzioni cinematografiche recenti, ma anche alla simbologia del numero perfetto, il 3, che ci comunica armonia e senso di unità in un momento storico così conflittuale e divisivo”.  

La programmazione cinematografica del 33° FESCAAAL prenderà ufficialmente il via venerdì 3 maggio con la Cerimonia d’apertura che sarà ospitata nel Cinema Godard di Fondazione Prada. Si conferma anche quest’anno la proficua collaborazione tra il FESCAAAL e uno dei più importanti poli della vita culturale milanese che con la programmazione della sua sala cinematografica sta contribuendo a portare a Milano film e personalità di rilievo del cinema contemporaneo e internazionale. 

A inaugurare il festival sarà il film Fremont di Babak Jalali (USA 2023), scritto con Carolina Cavalli. (Il film sarà distribuito in Italia da Wanted Cinema a fine giugno). Presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023, il film ha vinto successivamente numerosi premi, tra cui il Premio alla Miglior Regia al Karlovy Vary IFF e il John Cassavetes Award agli Independent Spirit Awards. Il regista sarà presente alla proiezione.  

Fremont è una città della Bay Area che viene chiamata anche Little Kabul perché ospita una delle più grandi comunità di afghani degli Stati Uniti. Donya, una giovane rifugiata afghana conduce un’esistenza solitaria, divisa tra il lavoro come scrittrice di frasi profetiche dei biscotti della fortuna di un ristorante cinese e le sedute con un eccentrico psicoterapeuta. Tormentata dall’insonnia e dal ricordo di coloro che ha lasciato a Kabul, Donya cerca l’amore. Nel cast una giovane rifugiata afghana per la prima volta sullo schermo, Anaita Wali Zada, e una delle star attualmente più richieste a Hollywood, l’attore americano Jeremy Allen White. 

10 giorni di proiezioni, 42 film di cui 20 prime italiane e 2 prime mondiali, una tavola rotonda, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei 3 continenti che si terranno nei seguenti cinema: Cinema Godard della Fondazione Prada, Cineteca Milano Arlecchino, Cineteca Milano MIC e Auditorium San Fedele. 9 giorni di proiezioni online di ben 29 film del festival grazie alla potenziata partnership con MYmovies.  

Tutti i film, sia in sala che online, sono presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano. Tutti i registi ospiti del festival incontreranno il pubblico in un Q&A dopo le proiezioni e i registi del concorso principale che non parteciperanno in presenza si connetteranno online con la sala. Nel pomeriggio sarà organizzata nel bar Il Girevole del San Fedele l’Ora del té nel corso della quale sarà possibile intrattenersi più a lungo con i registi e gli ospiti del festival. Si prevede la presenza al FESCAAAL di circa 50 ospiti in presenza e online.  

GIURIE E PREMI 

Quest’anno presiederà la Giuria Internazionale del FESCAAAL, un grande maestro del cinema internazionale, il pluripremiato regista filippino Lav Diaz (Pardo d’Oro 2014 con From What is Before e Leone d’Oro 2016 con The Woman Who Left- La donna che se ne è andata) a cui sarà dedicato un omaggio con la presentazione di alcuni film. Lo affiancheranno il regista iraniano Ali Asgari e la distributrice italiana Anastasia Plazzotta (Wanted Cinema) per assegnare il PREMIO COMUNE DI MILANO al Miglior film del Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo (8.000 euro).  

Per il secondo anno, grazie alla collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, una Giuria composta da tre critici cinematografici attribuirà il Premio della Critica – SNCCI al Miglior Film del Concorso Extr’A (1.000 euro). Il premio è offerto quest’anno da un nuovo partner del FESCAAAL la fondazione Terre des Hommes Italia. 

Ad attribuire il Premio della Critica – SNCCI del 33° FESCAAAL saranno Nicola Falcinella, Presidente, Ilaria Falcone e Simone Soranna. La stessa giuria attribuirà anche il Premio al Miglior Cortometraggio Africano (2.000 euro) 

Il festival assegna altri premi paralleli, tra cui un altro nuovo premio offerto da Terre des Hommes. 

Il montepremi totale del Festival è di circa 20.000 euro. 

In breve, le 6 sezioni della PROGRAMMAZIONE CINEMATOGRAFICA prevista per il FESCAAAL 2024 

1) CONCORSO LUNGOMETRAGGI FINESTRE SUL MONDO propone un’accurata selezione di 9 film selezionati tra le ultime produzioni di fiction e documentari provenienti dai 3 continenti (tutti i film sono anteprime nazionali). 

Dalla Berlinale 2024 presentiamo tre film: il vincitore dello Special Jury Prize del concorso Encounters Some Rain Must Fall, opera prima del cinese Qiu Yang, su una casalinga in crisi che sta perdendo il controllo e comincia a rivelare aspetti nascosti del suo carattere; sempre da Encounters, Demba, l’opera seconda del regista senegalese Mamadou Dia (Swatch First Feature Award a Locarno 2019 con Le père de Nafi) che affronta un tema quasi tabù nella cinematografia africana sub-sahariana, quello della salute mentale, con uno stile intimo e sperimentale che ci trascina nel mondo reale e immaginario del protagonista; dal concorso Generation dopo anni di silenzio finalmente un film di finzione dal Madagascar, Disco Afrika: une histoire malgache, opera prima di Luck Razanajaona che racconta il risveglio della coscienza politica di un giovane sulle tracce del padre, musicista e rivoluzionario, scomparso durante una manifestazione negli anni 70.

Ben quattro film a regia femminile in concorso, di cui tre a rappresentare l’America Latina: dal Messico  Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez, film vincitore del Grand Jury Prize al Sundance 2024,  mette in scena l’ombra della violenza che circonda Sujo, figlio del sicario di un cartello, che lotta per liberarsi da un destino che sembra segnato; sempre dal Messico la sorprendente performance di una giovanissima attrice, Danae Ahuja Aparicio che interpreta una bambina alle prese con il lutto per la perdita del padre tra gioco, fantasia e mondo soprannaturale nell’opera seconda della regista Ángeles Cruz, Valentina o la serenidad; due attori straordinari Alfredo Castro (Tony Manero, Ti guardo) e Sergi Lopez (Una relazione privata, Il labirinto del fauno) nel film El viento que arrasa della regista argentina Paula Hernández che racconta il coming of age di una giovane succube del padre predicatore evangelista nelle selvagge campagne dell’Argentina. Da Cannes 2023 un altro film girato da una donna, l’opera prima della camerunese Rosine Mbakam, Mambar Pierrette, toccante ritratto tra documentario e fiction della cugina che, nel suo piccolo atelier di sartoria, affronta da sola mille avversità quotidiane nella periferia di Douala. Pluripremiato nei festival, un film dal Kazakistan, Bauryna Salu, opera prima di Askhat Kuchinchirekov (conosciuto come attore di Tulpan) ispirata alla sua infanzia e alla profonda sofferenza causata dalla separazione dai genitori. Dall’India una insolita e divertente commedia che ironizza sul razzismo e la demonizzazione degli stranieri, Dilli Dark di Dibakar Das Roy  in cui il protagonista Samuel Abiola Robinson (noto attore di Nollywood), impersona un giovane immigrato africano determinato a stabilirsi in una New Delhi sovraffollata e caotica. 

2) CONCORSO CORTOMETRAGGI AFRICANI ospita i migliori brevi film (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora. La sezione ha l’obiettivo di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano. Tra i 10 cortometraggi selezionati presentiamo in prima italiana tre corti di giovani registi inglesi afrodiscendenti: dal Festival di Locarno Pray, del pluripremiato scrittore Caleb Azumah Nelson al suo debutto alla regia, indaga il valore della fratellanza e della comunità dinnanzi al dolore di una perdita; dalla Berlinale Muna della regista Warda Mohamed sul senso di appartenenza alla propria cultura che una giovane di origine somala riscopre in modo inaspettato; la divertente commedia Festival of Slaps del regista Abdou Cissé in cui gli schiaffi di una madre nigeriana innescano una riflessione umoristica sugli stereotipi culturali. Sempre in anteprima italiana: dal Sudafrica una breve commedia satirica che ironizza sui sistemi di sicurezza dei quartieri residenziali di Durban in Love, Your Neighbour di Jethro Westraad (selezionato in concorso all’IDFA di Amsterdam), e dal Kenya Stero di Tevin Kimathi e Millan Tarus dove un bambino cerca di sfidare le regole repressive della sua scuola grazie all’aiuto di un sensei immaginario. Dall’Egitto un veterano del festival, Morad Mostafa, porta per la terza volta al FESCAAAL un cortometraggio in competizione, I Promise You Paradise (vincitore del Nikon Discovery Award a Cannes 2023), sulle vicende di un migrante africano in Egitto che in seguito a scontri violenti vuole a tutti i costi salvare moglie e figlio. E ancora tre registe donne: dal Senegal Dusk di Awa Moctar Gueye, un racconto tenero, dall’atmosfera fiabesca, sulla questione di genere e l’affermazione di una leadership al femminile; dalla Francia La voix des autres di Fatima Kaci su una interprete che vorrebbe aiutare i richiedenti asilo anche conravvenendo alle regole e, dal Belgio, Elen Sylla Grollimnud con il documentatio autobiografico Villa Madjo costruito con un abile mashup di varie tecniche di animazione, video e foto di famiglia, sui temi del meticciato e sul concetto di identità. 

3) CONCORSO EXTR’A è dedicato ai film di registi italiani (o stranieri residenti in Italia) con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale. Sono selezionati in questa sezione film girati nei tre continenti o film che hanno come soggetto le tematiche dell’Italia multiculturale. Tra i 13 film in concorso (tutti in prima milanese) due prime mondiali: Saudade di  Pietro Falcone,  un documentario intimo e autobiografico che vede il regista in dialogo con la madre che da giovane ha lasciato per sempre il Brasile trasferendosi in Italia e Non Piangere di Niccolò Corti sul  viaggio per le nebbiose strade del Nord Italia di Mustafa e il figlio Chafik, ignaro di dove stiano andando; dal Rotterdam IFF un prima nazionale Song of All Ends di Giovanni C. Lorusso che ci conduce delicatamente nella vita quotidiana di una famiglia che vive nel campo profughi palestinese di Shatila a Beirut; dalle Giornate degli autori di Venezia, Casablanca, di Adriano Valerio racconta l’immigrazione attraverso la storia d’amore di Fouad e Daniela (la proiezione è realizzata in collaborazione con Institut Français Milano); con Taxibol Tommaso Santambrogio torna a Cuba con Lav Diaz, il famoso regista filippino, in dialogo con un tassista cubano per discutere di politica, migrazione, condizioni sociali e amore; un’amicizia forte, l’amore condiviso per la musica di due adolescenti, lei nigeriana e lui italiano, in una provincia del Nord Italia nel delicato docu-fiction di Michele Pennetta, Lonely presentato ad Alice nella Città (la proiezione è realizzata in collaborazione con Consolato Svizzero Milano); la vincitrice del David di Donatello 2024, Margherita Giusti con l’animazione The Meatseller, prodotta da Luca Guadagnino, sulla storia vera di una ragazza nigeriana che vuole diventare una macellaia e intraprende un periglioso viaggio verso l’Italia. 

4) SEZIONE FLASH raccoglie i film/evento del Festival: anteprime italiane o milanesi di rilievo che presentano le opere recenti di registi affermati, film acclamati dalla critica o premiati nei maggiori festival internazionali. Tra i titoli in programma: da Cannes 2023 la prima nazionale di Perdidos en la noche, l’ultimo film del regista messicano Amat Escalante (premiato a Cannes con Heli nel 2013 e Leone d’Argento a Venezia con La region salvaje nel 2016) che dipinge un quadro drammatico della società messicana, tra difesa dell’ambiente e lotta alla criminalità, attraverso la ricerca di giustizia del giovane figlio di un’attivista scomparsa. La cerimonia di premiazione del festival, sabato 11 maggio all’Auditorium San Fedele, si concluderà con la proiezione di Until Tomorrow di Ali Asgari (membro della Giuria Ufficiale), alla presenza del regista. Il film, che è stato presentato a Panorama della Berlinale 2022 e sarà distribuito in Italia da Cineclub Internazionale, è il secondo lungometraggio del regista iraniano che prosegue il suo ritratto dei giovani del Paese in lotta per il riconoscimento dei loro diritti. Ad Asgari le autorità iraniane hanno vietato di lasciare il paese dopo l’uscita a Cannes del suo terzo film Kafka a Teheran, in coregia con Alireza Khatami, ma recentemente gli è stato permesso di tornare a viaggiare.  Closing film del festival, domenica 12 maggio, Les Meutes del marocchino Kamal Lazraq, vincitore del Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2023, Il film ci conduce in un “tutto in una notte” di un padre e figlio, piccoli criminali nel mondo brutale della periferia di Casablanca (uscirà in sala distribuito da Exit Media con il titolo Noir Casablanca).  

5) E TUTTI RIDONO… La sezione più pop del festival dedicata alle commedie provenienti dai 3 continenti presenta quest’anno dalla Cina, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e il Far East Film Festival l’anteprima della commedia cinese The Movie Emperor di Ning Hao. Una divertente parodia del mondo del cinema interpretata dalla star di Hong Kong, Andy Lau (Infernal Affairs, The Goldfinger, La foresta dei pugnali volanti), nel ruolo autoironico di un divo del cinema che, alla ricerca di un cambiamento di immagine, decide di calarsi nel ruolo umile di un allevatore di maiali. 

6) OMAGGIO A LAV DIAZ. In occasione della presenza del maestro filippino in Giuria, in collaborazione con la Fondazione Prada, presentiamo tre film scelti tra i suoi maggiori successi.  

Lav Diaz, è un regista, sceneggiatore, produttore, e attore filippino nato nel 1958. Considerato uno dei registi più originali del panorama cinematografico contemporaneo ha raccontato nella sua filmografia con crudezza e profondo lirismo i capitoli più bui della storia del suo paese. Dal 1998 ha diretto diciotto lungometraggi e ottenuto diversi riconoscimenti internazionali.  

Al Cinema Godard della Fondazione Prada sarà possibile rivedere: Norte, the End of History, selezionato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes del 2013, che si ispira al capolavoro letterario di Dostoevskij, Delitto e castigo, per indagare l’origine del male nella provincia di Ilocos Norteche ha dato i natali al dittatore militare Ferdinand Marcos, From What is Before con cui Lav Diaz vince il pardo d’Oro a Locarno nel 2014 e il film vincitore del Leone d’oro  alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2016, The Woman Who Left (La donna che se ne è andata), che racconta la parabola dolorosa di una donna innocente, mossa da ideali di solidarietà e compassione che si trova a dover fare i conti con un inaspettato desiderio di vendetta. 

Sabato 11 maggio al Cinema Godard della Fondazione Prada, alle ore 16.00, Lav Diaz sarà protagonista di una masterclass moderata da Paolo Bertolin, membro del comitato di selezione della Mostra del Cinema di Venezia. L’evento è gratuito su prenotazione. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito fondazioneprada.org. 

Una selezione di film del FESCAAAL sarà presentata in contemporanea a Torino in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e a Bari in collaborazione con Apulia Film Commission. 

7ª edizione AFRICA TALKS 

Visual Africa: Creatività, Prospettive e Cambiamenti nelle Arti Visive  

Cineteca Milano Arlecchino, martedì 7 maggio ore 18.30 

Africa Talks è un appuntamento annuale che l’Associazione COE organizza nell’ambito del FESCAAAL in collaborazione con la Fondazione Edu, una fondazione nata per promuovere la formazione universitaria in Africa. Il format prevede una tavola rotonda seguita da un film a tema per approfondire gli aspetti più contemporanei e promettenti di un continente in trasformazione. Dopo aver trattato i temi di formazione universitaria in relazione al mondo del lavoro (2017), le nuove tecnologie e start up creative ed educative (2018), il futuro dell’alimentazione e delle tecnologie applicate all’agricoltura in Africa (2019), le trasformazioni urbane nell’Africa contemporanea (2021), le industrie culturali e creative in Africa (2022), la protezione dell’ambiente e alla gestione delle risorse in Africa (2023), quest’anno Africa Talks sarà dedicato per la seconda volta all’industria culturale e creativa in Africa con un focus sulle arti visive.  

Nella tavola rotonda, dal titolo Visual Africa: Creatività, Prospettive e Cambiamenti nelle Arti Visive,  attraverso il confronto tra ospiti internazionali, si approfondirà il dibattito intorno al settore creativo visuale, dalla fotografia alla grafica, analizzando le nuove tendenze e la contaminazione con altri settori e mercati, il digitale come strumento di comunicazione e divulgazione, la libertà di espressione e i percorsi educativi e di carriera.   

Come sempre Africa Talks vuole essere un momento di riflessione intorno all’Africa nei suoi aspetti più contemporanei ed emergenti – dichiara Matteo Stefanelli, Presidente di Fondazione Edu. Daremo voce ad artisti/e ed esperti/e per tracciare un quadro della scena creativa africana, con una particolare attenzione al mondo delle arti visive, ai suoi mutamenti e alle sue principali sfide“.  

Quattro ospiti dal continente e dalla diaspora si alterneranno per farci conoscere l’evoluzione della spinta creativa del continente e alcune forme espressive delle arti visive dell’Africa contemporanea. Marie Gomis-Trezise, di origine senegalese, vive e lavora a Bruxelles dove ha inaugurato una galleria di arte fotografica ed è direttrice creativa di Nataal, periodico internazionale che mette in luce la moda, l’arte musicale e la cultura africana contemporanea; Osaru Obaseki artista visiva multidisciplinare nigeriana i cui lavori ruotano intorno ai temi dell’identità culturale e delle dinamiche sociali; O’Plérou Grebet giovane artista, grafico e illustratore ivoriano, noto per aver progettato più di 365 emoji; Michael Yoanes, giovane fotografo di origine eritrea, cresciuto in Italia, a Milano si occupa principalmente di ritratto, moda e fotografia sociale. Modera Maria Pia Bernardoni, curatrice di eventi culturali e responsabile dei progetti internazionali di African Artists. 

A seguire rinfresco e la proiezione del film in anteprima italiana Over the Bridge di Tolu Ajayi, 2023 (Nigeria) che racconta la crisi di un uomo dinnanzi alle pressioni di una società sempre più corrotta e spietata nel quartiere degli affari della Lagos moderna. Nel cast le star nigeriane Ozzy Agu e Segilola Ogidan. 

5° MIWORLD YOUNG FILM FESTIVAL – MIWY, Cinema & Interculture for Schools 

Dal 6 all’11 maggio 2024 avrà luogo anche la 5ª edizione del MiWorld Young Film Festival – MiWY, Cinema & Interculture for Schools, il primo e unico festival di cinema per le scuole in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie e delle culture di Africa, Asia e America Latina e alla promozione di percorsi di Educazione alla cittadinanza globale. MiWY si svolgerà da lunedì 6 a sabato 11 maggio in sala a Milano e in modalità online.  

Il MiWY continua a far conoscere realtà e storie dai tre continenti attraverso sguardi e da angolazioni inedite, adottando un approccio che valorizza l’educazione al linguaggio cinematografico e l’esperienza della visione comunitaria e del dibattito post-proiezione in presenza e a distanza.  

Sarà possibile partecipare alle proiezioni mattutine previste in sala a Milano nei giorni 6, 7, 8, 9 e 10 maggio. La modalità online #MiWYfaidate consentirà a tutte le classi dell’intero territorio nazionale di visionare su Mymovies.it i film prescelti in orari e giornate prestabilite e di usufruire di materiali didattici e informativi per il lavoro di approfondimento.  

MIWORLD YOUNG FILM FESTIVAL è un progetto dell’Associazione COE in partnership con Fondazione ISMU e con la Scuola Mohole ed è gemellato con Castellinaria, Festival del cinema giovane di Bellinzona   

Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è socio fondatore di Milano Film Network (MFN), la rete che unisce l’esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi. 

Ulteriori informazioni, aggiornamenti e anticipazioni sul 33° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina e sulla 5° MiWY sono disponibili ai seguenti indirizzi:  

www.fescaaal.org  

www.miwy.org  

email [email protected]  

La Direzione

FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA a Milano

33° FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA – FESCAAAL Three is perfection
A MILANO e ONLINE in tutta Italia su MYMOVIES.IT,  DAL 3 al 12 MAGGIO 2024
www.fescaaal.org 

FREEMONT di Babak Jalali  apre la 33ª edizione del  Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina
OPENING NIGHT | Cinema Godard Fondazione Prada | venerdì 3 maggio 

Annunciata anche la Giuria del Concorso Internazionale “Finestre sul Mondo” che sarà composta dai registi Lav Diaz e Ali Asgari e dalla distributrice Anastasia Plazzotta

Sarà Fremont di Babak Jalali a inaugurare venerdì 3 maggio la 33ª edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, la cui Cerimonia d’apertura sarà ospitata anche quest’anno nel Cinema Godard di Fondazione Prada.  “Una proficua collaborazione tra il nostro storico festival e uno dei più importanti poli della vita culturale milanese che sta contribuendo a portare a Milano film e personalità di rilievo del cinema contemporaneo e internazionale” dichiarano le direttrici artistiche Annamaria Gallone e Alessandra Speciale. 

Scritto con Carolina Cavalli, Fremont è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023 e ha vinto successivamente numerosi premi, tra cui il Premio alla Miglior Regia al Karlovy Vary IFF e il John Cassavetes Award agli Independent Spirit Awards. Nel cast una giovane rifugiata afghana per la prima volta sullo schermo, Anaita Wali Zada, e una delle star attualmente più richieste a Hollywood, l’attore americano Jeremy Allen White. Il film uscirà in Italia distribuito da Wanted Cinema a fine giugno 2024. Il regista Babak Jalali sarà presente alla proiezione.  

È ufficiale anche la Giuria del Concorso Lungometraggi “Finestre sul Mondo” che sarà composta da tre prestigiose figure del panorama cinematografico internazionale e italiano, i registi Lav Diaz (Presidente) e Ali Asgari e la distributrice Anastasia Plazzotta. 

33° FESCAAAL | Il film di apertura

FREMONT di Babak Jalali 
USA, 2023, 88’
Fremont è una città della Bay Area chiamata anche Little Kabul perché ospita una delle più grandi comunità di afghani degli Stati Uniti. A Fremont Donya, una giovane rifugiata afghana che lavorava a Kabul come interprete per gli americani, conduce un’esistenza solitaria, divisa tra il lavoro come scrittrice di frasi profetiche dei biscotti della fortuna di una piccola ditta cinese e le sedute con un eccentrico psicoterapeuta. Tormentata dall’insonnia e dal ricordo di coloro che ha lasciato a Kabul, Donya cerca l’amore.  

Babak Jalali nasce nel nord dell’Iran e cresce a Londra. È regista e produttore cinematografico. Il suo cortometraggio, Heydar, An Afghan In Tehran, riceve una nomination ai BAFTA nel 2006. Il suo primo lungometraggio, Frontier Blues, è sviluppato presso la Résidence della Cinéfondation del Festival di Cannes. Il film è poi presentato in Concorso Ufficiale al Festival di Locarno nel 2009 e vince il Premio Fipresci della critica internazionale al San Francisco Film Festival. Nel 2016, il suo secondo lungometraggio, Radio Dreams, vince il Tiger Award al Rotterdam IFF. Segue il film Land, presentato alla Berlinale nel 2018. Fremont è il suo quarto lungometraggio.  

33° FESCAAAL | La Giuria del Concorso Lungometraggi “Finestre sul mondo”  

 Lav Diaz – Presidente  

Lav Diaz - IMDb Lav Diaz (Datu Paglas, 1958) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore della fotografia, montatore e attore filippino. Spesso citato come uno dei membri chiave del movimento del slow cinema, ha realizzato alcuni dei film narrativi più lunghi mai prodotti ed è uno dei registi contemporanei più acclamati dalla critica. I film di Diaz hanno ottenuto negli anni consensi e numerosi premi nei festival di tutto il mondo. From What Is Before (2014) vince il Pardo d’Oro al Festival di Locarno 2014; A Lullaby to the Sorrowful Mystery (2016) è presentato alla Berlinale dove vince l’Orso d’Argento, e The Woman Who Left – La donna che se ne è andata (2016) è selezionato alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove vince il Leone d’Oro. Nel 2023 con When the Waves Are Gone torna a Venezia e nello stesso anno Essential Truths of the Lake è presentato al Festival di Locarno.  

Ali Asgari 

Ali Asgari | OSOBNOSTI.cz Ali Asgari nasce a Teheran, in Iran e studia cinema in Italia. Nel 2023 è alunno del Talent Campus della Berlinale. Due dei suoi primi cortometraggi, More Than Two Hours (2013) e Il silenzio (2016, co-diretto con Farnoosh Samadi), sono presentati in concorso al Festival di Cannes. Il cortometraggio The Baby è selezionato alla Mostra di Venezia nel 2014 nella sezione Orizzonti. I suoi cortometraggi sono selezionati in oltre 600 festival internazionali, tra i quali Sundance, BFI di Londra, e Melbourne, dove ottengono complessivamente più di 150 premi. Il suo lungometraggio d’esordio, Disappearance, è stato sviluppato a La Résidence della Cinéfondation di Cannes e presentato in prima mondiale a Venezia e poi a Toronto. Nel 2022 Until Tomorrow è selezionato alla Berlinale nella sezione Panorama e nel 2023 Kafka a Teheran, in co-regia con Alireza Khatami, è presentato a Un Certain Regard a Cannes.  

Anastasia Plazzotta  

Riapre il cinema Wanted Clan: “Per ora è una sede provvisoria, ma ... Anastasia Plazzotta si laurea all’università Ca’ Foscari di Venezia in Lingue e letterature eurasiatiche e consegue un master in Tecniche della narrazione presso la Scuola Holden di Torino. Ha lavorato in Fandango Libri come caporedattore e in Fandango Doc, dove ha coordinato la produzione e la distribuzione di documentari. Dal 2005 al 2020 collabora con la Feltrinelli Editore dove è stata responsabile della sezione video della casa editrice ed editor della collana Feltrinelli Real Cinema. Nel 2014 fonda Wanted Cinema, casa di distribuzione cinematografica specializzata in cinema d’essai, film d’autore e titoli europei, pluripremiati nel mondo. Tra i più recenti titoli portati in sala da Wanted: Sick of Myself, A passo d’uomo, Smoke Sauna Sisterhood, La natura dell’amore, Il teorema di Margherita. Dal 2023, è membro del Consiglio di amministrazione di Europa Distribution. 

Il FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA è organizzato dall’Associazione Centro Orientamento Educativo – COE www.coeweb.org, ed è socio fondatore di MFN – Milano Film Network, la rete che unisce l’esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi. 

Ulteriori informazioni, aggiornamenti e anticipazioni sul 33° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina 
www.fescaaal.org 
email [email protected]   

La Direzione

Tengo sueños eléctricos FESCAAAL 2023

Il Fescaaal (Festival del Cinema Africano, dell’Asia e dell’America Latina) si è appena concluso decretando  vincitore nella categoria lungometraggi “Tengo sueños eléctricos“, una pellicola in spagnolo diretta da Valentina Maurel.
Interpreti: Marín Navarro, Vivian Rodriguez, Adriana Castro García e Jose Pablo Segreda Johanning.
Co-produzione: Costa Rica, Belgio e Francia.


La regista Valentina Maurel

Il film è un  coming of age, un dramma che ruota intorno a una sedicenne, Eva, che vive con la madre, una sorella più piccola e un gatto. La ragazza è attratta dal padre, personaggio fuori dagli schemi tradizionali, con cui vive un rapporto amore/odio, in un momento in cui  sta esplodendo la sua sessualità di giovane ragazza.
Il film è stato presentato in prima mondiale al Festival del Cinema di Locarno l’8 agosto 2022, dove ha vinto il Pardo per la Regia, oltre al Pardo per il migliore attore e a quello per la miglior attrice.

Senza nulla togliere alla qualità del film che mette in scena, grazie anche ad attori molto bravi, la complessa problematica del mondo adolescenziale, ci domandiamo il senso di questa vittoria, di fronte a film in Concorso più legati a tematiche “socio- politiche” del Sud del Mondo, film tra l’altro già passati in gran parte nei più importanti Festival europei ( Cannes in primis) e non solo.
Forse il Fescaal dovrebbe ripensare alla sua mission e di conseguenza selezionare i film, altrimenti rimane solo una carrellata di pellicole, alcune validissime intendiamoci, legate però insieme solo da una etichetta geografica.

Tengo sueños eléctricos è in ogni caso un film da vedere.

Serena Pasinetti

Africa Talks: al via la sesta edizione al FESCAAAL

Thinking green. Quali sfide ambientali per l’Africa di oggi? 

Sabato 18 Marzo 2023, ore 17.00

Auditorium San Fedele, via Hoepli 2/b Milano

Talk e film ad accesso gratuito

Per il sesto anno consecutivo il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina – FESCAAAL ospita Africa Talks, l’appuntamento annuale di approfondimento su un continente in continua trasformazione, che avrà luogo all’Auditorium San Fedele, sabato 18 marzo alle ore 17. Sarà possibile seguire l’evento anche in streaming sulla pagina facebook del festival.

Africa Talks nasce dalla collaborazione tra Associazione Centro Orientamento Educativo – COE e Fondazione Edu, entrambi impegnati da decenni a promuovere istruzione e cultura in Africa e con l’Africa. Il format, che prevede una tavola rotonda seguita da un film a tema per approfondire gli aspetti più contemporanei e promettenti dell’Africa, è ospitato nella cornice del FESCAAAL che quest’anno giunge alla sua 32ª edizione dal claim “Zebra Flower Power” e avrà luogo dal 18 al 26 marzo 2023 in sala a Milano e in streaming in tutta Italia su MYmovies.it (ne abbiamo parlato anche in questo articolo: https://e-cinema.it/presentazione-della-32-edizione-del-fescaaal/)

“Anche quest’anno attraverso il format Africa Talks – dichiara Matteo Stefanelli, Presidente Fondazione Edu – vogliamo portare all’attenzione aspetti emergenti del continente: parleremo di ambiente ed ecologia, temi al centro del dibattito pubblico da diversi anni ma meno conosciuti per quanto riguarda la realtà africana. Grazie allo sguardo su Uganda, Nigeria e Kenya ci proponiamo di offrire nuovi spunti di riflessione sugli aspetti sociali e politici dei cambiamenti ambientali e le strategie locali di risposta”.

Dopo i cinque appuntamenti degli anni precedenti – “Africa continente del futuro. Università e nuova imprenditoria” (2017), “WWW! What a Wonderful World. Come le nuove tecnologie stanno cambiando l’Africa” (2018), “Back to the roots. Agricoltura e alimentazione tra vecchi e nuovi saperi” (2019), “Cityscapes: le trasformazioni dell’Africa urbana” (2021), “Creative Africa. The future of cultural industries” (2022) – la sesta edizione torna quindi a raccontare l’Africa, questa volta mettendo al centro le sfide che il Continente sta affrontando in termini di gestione delle risorse e questioni ambientali.

Sebbene l’Africa sia il continente che ha meno contribuito alla crisi climatica in atto, è responsabile appena del 3% delle emissioni di gas a effetto serra dall’era pre-industriale a oggi, soffre in maniera sproporzionata le conseguenze dell’aumento delle temperature globali e sta già pagando un prezzo elevatissimo, in termini di ridotta produzione di cibo, scarsità d’acqua, perdita di biodiversità e di vite umane. Gli eventi estremi come inondazioni e siccità prolungate stanno già impattando sulla vita di milioni di persone.

Un altro “hotspot” della crisi climatica nel continente è il Sahel (regione semi-arida che attraversa il continente da Est a Ovest passando per Gambia, Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger e Sudan), dove ogni anno il deserto del Sahara in espansione cancella circa 15mila chilometri quadrati di terreno fertile.

Alla crisi climatica si aggiungono poi danni causati dalla deforestazione: secondo le stime contenute nel Global Forest Resources Assessment 2020 della Fao, l’Africa ha registrato il più alto tasso annuale di perdita netta delle foreste nel periodo 2010-2020, con 3,9 milioni di ettari.

Gli alberi vengono abbattuti per lasciare spazio alle colture intensive (come il cacao in Ghana e Costa d’Avorio, la gomma e le palme da olio), per scavare miniere (legali e non) o per dare spazio alle prospezioni petrolifere mentre le piante di maggiore pregio -come ebano e rosewood– vengono tagliate e trasformate in pregiato legname che viene venduto a caro prezzo all’estero.

Conservare e tutelare al meglio questa risorsa dovrebbe essere un obiettivo primario non solo per i l’Africa, ma per tutti i Paesi del mondo con l’obiettivo di contrastare la crisi climatica. Tutelare le foreste significa anche combattere contro le miniere e le attività estrattive che le minacciano.

Noo Saro-Wiwa

Ad Africa Talks 2023 quattro ospiti dialogheranno sugli impatti ambientali del cambiamento climatico in Africa e sulle strategie di tutela. Christina Hicks, scienziata sociale e docente di ecologia politica presso l’università di Lancaster, approfondirà gli impatti ambientali e sociali della pesca intensiva sulle comunità di diversi Paesi dell’Africa orientale e occidentale. Patience Nabukalu, attivista per il clima e tra i fondatori di Fridays for future Uganda, offrirà uno spaccato sull’attivismo giovanile nel Paese e non solo. Noo Saro-Wiwa, scrittrice e figlia dell’attivista Ken Saro-Wiwa, analizzerà il contesto ambientale e sociale delle regioni meridionali della Nigeria dove si concentra la produzione petrolifera del Paese. Valerio Bini, professore associato di Geografia presso il Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano, affronterà il tema della protezione dell’ambiente e delle dinamiche connesse alla gestione delle risorse in Africa nelle sue componenti sociali.

A condurre i talk sarà Ilaria Sesana, giornalista redattrice di Altreconomia.

Segue alle ore 19.00 la proiezione gratuita di AYA di Simon Coulibaly Gillard (Belgio / Francia 2021, 90’). Il film narra la storia di Aya che vive con la madre sull’isola di Lahou in Costa D’Avorio. Gioiosa e spensierata, ama raccogliere noci di cocco e dormire sulla sabbia. Ma il suo paradiso è destinato a scomparire sott’acqua a causa dei cambiamenti climatici. Mentre le onde minacciano la casa, Aya prende una decisione: il livello del mare potrebbe alzarsi, ma lei non lascerà la sua isola.

 

Informazioni:

Associazione Centro Orientamento Educativo – COE

Tel. 02 6696258

[email protected] – www.fescaaal.org – www.coeweb.org

Francesca De Santis